Il comico e attore 48enne Russell Brand è stato accusato di stupro, molestie sessuali e violenze fisiche e psicologiche da diverse donne, tra le quali anche una ragazza che all’epoca dei fatti aveva soltanto 16 anni.
Le accuse ai danni dell’uomo sono state raccontate dal Sunday Times e dall’emittente televisiva Channel 4 e il quadro emerso è davvero pesante per Brand, che dal canto suo si è limitato a dire: «Non c’è mai stata violenza con alcuna donna, i rapporti erano tutti consensuali».
Negli anni più in vista della sua carriera, divisi tra il matrimonio con la popstar Katy Perry, svariate apparizioni televisive di successo e la partecipazione al film Rock of Ages con Tom Cruise, Brand avrebbe anche violentato e molestato le sue presunte vittime tra la California e Londra. Finora si sono fatte avanti almeno 4 persone, che sostengono di essere state stuprate o abusate tra il 2006 e il 2013.
Una di queste donne – rimaste quasi tutte anonime per ragioni facilmente comprensibile – ha parlato di violenza carnale senza preservativo contro un muro nella casa di Los Angeles di Brand: all’epoca nessuna denuncia alla polizia, ma il Times avrebbe il referto medico del giorno dopo e il messaggino di “scuse” del comico: «Very sorry». Un’altra racconta di una tentata violenza, con gli occhi dell’attore e star della tv «diventati improvvisamente neri, prima che rinsavisse e mi risparmiasse».
Ci sono poi i ricordi di una ragazza allora 16enne, come detto, con il tassista che, mentre la accompagnava a casa di Brand che la chiamava “bambina”, le avrebbe detto: «Ti prego, non entrare in quella casa. So bene che cosa accade lì dentro e ne ho viste altre come te. Ho anche io una figlia 16enne, non farlo». La ragazza tuttavia non l’avrebbe ascoltato, sarebbe stata violentata da Brand per poi denunciare lo stupro solo in seguito. C’è anche un’altra donna che parla di violenze fisiche e psicologiche ripetute.
Scotland Yard ha comunicato che sta seguendo il caso e ha invitato altre presunte vittime a farsi avanti. Secondo molti il comportamento di Brad «era un segreto di pulcinella, sulla bocca di molti suoi colleghi e superiori». Brand, dal canto suo, che negli anni non ha mai fatto mistero di essere dedito all’uso di droghe e a uno stile di vita spericolato, sregolato e sessualmente promiscuo, ha anche commentato sprezzante: «Guarda caso queste accuse arrivano tutte insieme dai media mainstream che ho tanto criticato. Sarà un caso?».
Russell Brand ha fatto i suoi primi commenti pubblici da quando è stato accusato di stupro e violenza sessuale, ringraziando i follower per «aver messo in dubbio le informazioni che sono state loro presentate» senza però affrontare le accuse. In un video su YouTube, pubblicato dal comico britannico venerdì sera, Brand ha parlato di una «settimana straordinaria e angosciante», accusando il governo britannico di aver tentato di censurarlo.
«Ormai probabilmente saprete che il governo britannico ha chiesto alle grandi piattaforme tecnologiche di censurare i nostri contenuti online e che alcune piattaforme online hanno rispettato tale richiesta – ha affermato Brand -. Quello che forse non sapete è che ciò accade nel contesto della legge sulla sicurezza online, che è un atto legislativo del Regno Unito che garantisce ampi poteri di sorveglianza e censura, ed è una legge che è già stata approvata».
Secondo il rapporto, una donna è stata curata in un centro per la cura degli stupri lo stesso giorno della presunta aggressione. La polizia è stata contattata dal centro, si legge nell’articolo, ma la donna ha scelto di non sporgere denuncia perché «non pensava che le mie parole avrebbero significato qualcosa contro le sue», secondo le note del centro stupri che la donna ha condiviso con il Times. .
Il disegno di legge sulla sicurezza online del Regno Unito, che impone alle piattaforme di social media di rimuovere i contenuti illegali e criminalizzare alcune attività online, ha superato il dibattito parlamentare finale martedì, ma deve ancora diventare legge. Brand ha negato preventivamente le accuse in un video pubblicato sulla sua pagina Instagram. Negli ultimi anni il suo canale Youtube è stato accusato di promuovere delle teorie del complotto, alcune delle quali impronte a negazionismo sul Covid. Da quando sono scoppiate le accuse, YouTube ha demonetizzato il canale di Brand, mentre il suo tour dal vivo è stato rinviato.
Brand è stato sposato con Katy Perry dal 23 ottobre del 2010 al 30 dicembre del 2011. I due si conobbero nell’estate del 2009, durante le riprese del film In viaggio con una rock star, di cui Brand era il coprotagonista e dove la Perry figurava in un cameo (scena poi rimossa dal montaggio definitivo della pellicola). La Perry e Brand cominciarono poi ad uscire insieme dopo essersi incontrati nuovamente agli MTV Video Music Awards nel settembre dello stesso anno, dove Brand era uno dei presentatori. Fidanzatisi dunque nel dicembre del 2009, durante un viaggio in India, i due si sposarono con una cerimonia tradizionale hindu nei pressi del tempio della tigre di Ranthambhore, nel Rajasthan.
Tra il 2013 e il 2014 ha frequentato la produttrice televisiva Jemima Goldsmith. Dopo aver vissuto per alcuni anni a Los Angeles (in California), Brand attualmente risiede in pianta stabile a Shoreditch, un’area di Londra, assieme all’attuale compagna, sposata nel 2017, la blogger scozzese Laura Gallacher, dalla quale ha avuto una figlia, Mabel, nata nel novembre del 2016.
Foto: Getty (Jason LaVeris/FilmMagic)
Fonte: CNN
Leggi anche: «Tradire mia moglie non è reato»: Chris Noth di Sex and the City respinge le accuse di stupro
© RIPRODUZIONE RISERVATA