Russell Crowe, l’amata star premio Oscar nel 2001 per Il gladiatore, è stato il superospite internazionale a presenziare sul palco dell’Ariston nella terza serata del Festival di Sanremo 2024.
L’attore ha regalato al pubblico presente e ai telespettatori uno dei momenti più indimenticabili della kermesse canora, lasciandosi andare ad una tanto inaspettata quanto bonaria presa in giro dell’ormai famigerato Ballo del Qua Qua inflitto da Amadeus e Fiorello a John Travolta nel corso della serata precedente.
L’attore si è dapprima presentato sul palco insieme alla band della quale è cantante e frontman, i The Gentlemen Barbers, eseguendo l’ultimo singolo intitolato “Let the Light Shine“. Parlando con Amadeus non poteva mancare un momento dedicato a Il gladiatore, con Crowe che ha esaltato il pubblico dell’Ariston pronunciando in italiano l’iconica battuta di Massimo Decimo Meridio: «Al mio segnale, scatenate l’inferno».
Dopo aver parlato della parabola che ha spinto Russell Crowe a cimentarsi nel mondo del cinema, Amadeus ha poi ricordato al pubblico gli appuntamenti italiani del tour dell’attore con i suoi The Gentlemen Barbers. La band capitanata dalla star suonerà il 23 giugno a Roma, il 9 luglio a Pompei, l’11 luglio ad Ascoli Piceno, il 13 luglio a Piacenza, il 14 luglio a Varese e il 16 luglio a Bologna.
Teresa Mannino è poi intervenuta sul palco chiedendo alla star delle sue origini italiane, notando come Crowe non sia un nome foneticamente vicino alla lingua italiana come poteva essere DiCaprio, Coppola De Niro o… Travolta, come suggerito dallo stesso attore. La battuta, riferita inequivocabilmente a quanto accaduto la sera prima con John Travolta, ha suscitato immediatamente l’ilarità dei conduttori e del pubblico, mentre Crowe non ha esitato a mimare con le mani le famigerate papere che tanto hanno fatto discutere nelle ultime ore.
POTETE VEDERE L’ESILARANTE MOMENTO CON RUSSELL CROWE
Russell Crowe può effettivamente vantare origini italiane, più precisamente marchigiane. Come da lui dichiarato in una precedente intervista, il suo bis-bisnonno approdato poi in Nuova Zelanda nel 1864 si chiamava Luigi Ghezzi, nato nel 1829 ad Ascoli Piceno, e figlio a sua volta di Augustino e Annunziata, nativi di Parma.
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Foto: Daniele Venturelli / Getty Images
Fonte: Rai
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