All’alba degli anni 2000 Russell Crowe si è definitivamente affermato come una star di primissima grandezza grazie alla performance offerta nei panni di Massimo Decimo Meridio, l’indimenticabile protagonista del kolossal firmato Ridley Scott Il gladiatore, vincitore di 5 premi Oscar a fronte di ben dodici candidature.
Tuttavia, sembra che Crowe sia stato a un passo dal conquistare la notorietà internazionale grazie ad un altro ruolo altrettanto iconico. Nel corso di una recente intervista, la star neozelandese ha raccontato di come sia andato più che vicino a ottenere il ruolo di Aragorn nella trilogia de Il Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson.
Russell Crowe si è sempre detto grandissimo fan delle opere di J.R.R. Tolkien e, durante le fasi di casting del kolossal fantasy, fu contattato da New Line Cinema, che mise sul piatto anche una cospicua percentuale sugli incassi. Tuttavia, nonostante Crowe ad un certo punto fosse saldamente in pole position per ottenere la parte, avrebbe poi deciso di fare un passo indietro. Decisione verso la quale sembra nutrire ancora oggi qualche rimpianto:
«Ho avuto il sentore che la decisione (del suo casting, ndr.) fosse stata presa dallo studio, e non dal regista. Infatti parlai al telefono con Peter Jackson al telefono, e non diceva il genere di cose che i registi solitamente ti dicono quando cercano davvero di attirarti in un progetto. E ho avuto la sensazione che avesse già in mente qualcun altro per la parte e che una mia eventuale accettazione del ruolo lo avrebbe ostacolato.»
Entrando maggiormente nel dettaglio, Crowe ha poi spiegato quali aspetti lo hanno spinto a tirarsi indietro:
«Veniamo dallo stesso posto, e in quella conversazione c’era una sfumatura che altre persone non sarebbero state in grado di cogliere – siamo entrambi neozelandesi -. A modo suo, senza che mi dicesse nulla di negativo, mi fece intendere che aveva altri piani. Quindi ho lasciato tutto così.»
Il ruolo di Aragorn andò poi a Viggo Mortensen, il quale ad oggi viene ritenuto da critici e fan come la miglior scelta possibile. Possiamo quindi affermare che la scelta di Peter Jackson, e per contro anche quella dello stesso Russell Crowe, col senno di poi siano state assolutamente vincenti.
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Foto: Gabriel Kuchta / Getty Images / MovieStillsDB
Fonte: GQ
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