Al suo segnale, riguardate quel film ma nella versione director’s cut. Russell Crowe nelle ultime ore è intervenuto su Twitter per condividere la sua opinione su uno dei film al contempo più famosi e meno apprezzati della sua lunga e ricca carriera cinematografica: Robin Hood.

Uscito nel 2010, dopo aver aperto la 63^ edizione del Festival di Cannes per la regia di Ridley Scott, il film aveva inizialmente sorpreso per il tono e soprattutto l’ambientazione: si basa sulla leggenda del celebre eroe inglese che rubava ai ricchi per dare ai poveri, raccontandone le origini come Robin Longstride. Costato 200 milioni di dollari, ha incassati solo poco più di 320 milioni e oggi sul sito Rotten Tomatoes ha una valutazione molto bassa: 44% per la critica e 58% per il pubblico. 

Un film revisionista al quale, secondo la critica, mancava però qualcosa. Russell Crowe sa esattamente cosa: commentando un post nel quale si segnalava che su Prime Video sono disponibili 26 suoi film, ne ha approfittato per dire la sua su Robin Hood. «Quello che mi piace davvero è la director’s cut di Robin Hood – ha scritto -. Dura circa 17 minuti in più rispetto alla versione uscita nelle sale, ma sono 17 minuti cruciali».

L’attore è poi entrato nel merito della questione: «Danno a tutto il film tutto un altro livello di chiarezza, humor e profondità emotiva». Vada per la director’s cut, quindi, una scelta che, quando c’è di mezzo Ridley Scott, sembra ormai scontata. Oltre alla celebre sua versione finale di Blade Runner, di recente la questione è tornata d’attualità con l’uscita di Napoleon con Joaquin Phoenix.

Voi cosa ne pensate? Ha ragione Russell Crowe a preferire questa versione, oppure non si dovrebbe “costringere” il pubblico a rivedere un film per dargli un’esperienza completa e perfezionata della storia? Diteci la vostra nei commenti.

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Foto: Getty (Gabriel Kuchta/Getty Images)

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