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«Sabotavano deliberatamente lo show»: le star di Friends finiscono al centro delle critiche

A quasi vent'anni di distanza dalla sua conclusione emergono nuovi sorprendenti retroscena sull'amata sit-com

«Sabotavano deliberatamente lo show»: le star di Friends finiscono al centro delle critiche

A quasi vent'anni di distanza dalla sua conclusione emergono nuovi sorprendenti retroscena sull'amata sit-com

friends morto james michael tyler

Friends è una delle sit-com nate negli anni ’90 che si è maggiormente guadagnata un posto nel cuore del pubblico. A quasi vent’anni di distanza dalla sua conclusione continuano tuttavia ad emergere nuovi retroscena sul dietro le quinte della serie, e gli ultimi svelati dall’ex sceneggiatrice Patty Lin sono decisamente sorprendenti.

La Lin ha recentemente pubblicato la sua autobiografia intitolata End Credits: How I Broke Up With Hollywood, nella quale svela come il sogno di lavorare a stretto contatto con le star della serie si sia presto tramutata in un’esperienza non semplice:

La novità rappresentata dal vedere da vicino le Grandi Star è svanita presto, insieme al mio entusiasmo per la colazione. Gli attori sembravano infelici di essere incatenati ad un vecchio show ormai stanco quando avrebbero potuto ramificare il proprio lavoro, e io mi sono sentita come se si stessero costantemente chiedendo come ogni script potesse essere utile ai loro fini.

L’ex sceneggiatrice ha spiegato come le star di Friends non abbiano esitato a più riprese nel sabotare deliberatamente il copione, in modo da costringere gli sceneggiatori ad apportare le modifiche da loro richieste:

Tutti sapevano come ottenere una risata, ma se una battuta non piaceva sabotavano deliberatamente lo show sapendo che avremmo dovuto riscriverlo. Dozzine di battute venivano eliminate solo perché uno di loro aveva borbottato la battuta con un boccone di bacon. David Crane e Marta Kauffman non sono mai intervenuti per dire: “Questo scherzo è divertente. L’attore ha solo bisogno di essere convinto.”

Secondo Patty Lin, gli attori coinvolti avrebbero inoltre dato vita a pesanti confronti sui rispettivi personaggi, tradendo l’atmosfera leggera della serie:

Raramente avevano qualcosa di positivo da dire, e quando sollevavano i problemi non offrivano alcuna soluzione. Si vedevano come i protettori dei loro personaggi, discutendo spesso sulle cose che essi non avrebbero mai fatto o detto. Il che in alcune occasioni è stato anche utile, ma nel complesso queste sessioni portavano un’atmosfera dura e aggressiva, priva di tutta la leggerezza che ci si aspetterebbe dalla realizzazione di una sit-com.

L’ex sceneggiatrice di show come Desperate Housewives e Breaking Bad ha svelato come il tempo trascorso lavorando a Friends l’abbia indotta a soffrire della sindrome dell’impostore:

La sindrome dell’impostore, come ho poi imparato in seguito, è un’esperienza comune per le minoranze razziali che lavorano in campi in cui manca la rappresentazione. Come unica scrittrice asiatica in molti uffici, mi sono spesso sentita molto sola, e con addosso la pressione di rappresentare la mia intera razza e dimostrare che meritavo un posto al tavolo o un posto su quel set.

Patty Lin ha anche svelato come Judd Apatow, all’epoca produttore della serie Freaks and Geeks, l’avesse messa in guardia dall’accettare il lavoro su Friends, che essendo una “macchina ben oliata” non le avrebbe pemesso di imparare poi molto:

Non ho imparato molto, tranne che non ho mai più voluto lavorare ancora su una sit-com. Ma la scelta era stata chiara all’epoca. E, nel bene o nel male, Friends è poi rimasto il mio lavoro più riconosciuto.

Dopo aver esordito sul piccolo schermo nel 1994, lo show televisivo che ha lanciato le carriere di Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc, Matthew Perry e David Schwimmer ha chiuso i battenti dieci anni più tardi dopo ben 10 stagioni e 236 episodi, affermandosi come uno dei prodotti televisivi di maggior successo di tutti i tempi.

Cosa ne pensate delle parole di Patty Lin? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: MovieStillsDB

Fonte: Deadline

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