È davvero un momento d’oro per Sabrina Impacciatore. Il pubblico americano è letteralmente impazzito per la sua interpretazione di The White Lotus 2 e ora l’attrice romana torna trionfalmente nel nostro Paese come protagonista assoluta della seconda stagione di Call my agent Italia, in streaming su Sky e Now Tv. Nell’episodio a lei dedicato diventa così la madrina della Mostra del Cinema di Venezia, al fianco del Direttore Alberto Barbera, qui nell’inedita e auto-ironica veste di sé stesso. Intervistata in occasione della premiére della serie, Sabrina Impacciatore non ha mancato però di rimarcare le differenze tra gli USA e il Belpaese, in particolare per quanto riguarda le riprese di sequenze hot e situazioni spiacevoli avvenute fuori dal set.
«In White Lotus ho una scena saffica, mi hanno chiesto dove volevo essere toccata, spiegandomi inquadratura dopo inquadratura» rivela l’attrice, sottolineando l’importanza cruciale della figura dell’Intimacy Coordinator. «Figurati, venivo dall’Italia dove tanti colleghi mi mettevano le mani dappertutto, fuori set ne ho contati almeno quattro, e due con i professori a scuola. Confesso di aver sempre subìto in silenzio. Una volta però gli occhi mi si riempirono di lacrime e quello la smise. Una sciamana in USA mi ha detto che io sono nata nel paese più misogino perché avevo la missione di svegliarlo.»
Quanto al futuro, Sabrina Impacciatore non ha comunque dubbi. Continuerà a dividersi tra Roma e gli States: «Ho appena finito un thriller action di Patricia Riggen con Viola Davis, G 20, dove sono la presidente del Fondo monetario internazionale. Il mancato premio per The White Lotus? Ma sono stata la prima attrice italiana candidata agli Emmy, a 55 anni e non a 20, nel mezzo del cammin della mia vita, che è tutta strana. Il capo della mia agenzia in USA mi ha detto: “Ci farai fare un sacco di soldi.” Mi sono sentita insostituibile, vogliono me e non un’altra. E ho gridato dentro di me: “Yes!”»
Fonte: Corriere della sera
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