Pensando all’anime giapponese Sailor Moon, a qualsiasi utente medio dei social verrà in mente un solo meme: quello sull’ “inutilità” del personaggio di Mamoru Chiba, detto Marzio nell’adattamento italiano, il combattente noto come Tuxedo Mask o Milord. In effetti, benché nel manga il suo ruolo sia più approfondito, nella serie animata il personaggio non ha poteri veri e propri, ma funge più che altro da protettore delle Guerriere Sailor. Tipicamente, contribuisce alla battaglia lanciando delle rose come frecce: da qui, la valanga di meme sulla sua proverbiale inefficacia contro gli avversari.
Ma a cosa servivano veramente le rose di Milord, e soprattutto, erano davvero così inutili? Uno scopo pratico, seppur limitato, in effetti c’era: creare un diversivo, distrarre il nemico e permettere così a Sailor Moon e alle sue amiche di fuggire oppure di scagliare un attacco magico. Ma in realtà, la vera storia di questa “arma” inusuale viene raccontata nel film del 1993 Sailor Moon R The Movie – La promessa della rosa, considerato il primo lungometraggio ufficiale del franchise, nonostante sia slegato dal canone dell’opera originale di Naoko Takeuchi.
In questa storia viene infatti mostrato come la figura di Mamoru/Marzio sia stata associata proprio alla rosa. Nel flashback iniziale, viene rivelato che i suoi genitori sono morti in un incidente stradale quando Mamoru era ancora piccolo. Ricoverato in ospedale dopo la tragedia, il bambino fa amicizia con un alieno di nome Fiore, che però dopo un po’ gli comunica che è arrivato il momento di separarsi. Mentre Mamoru piange nella sua stanza, entra una bambina bionda che gli porge proprio una rosa allo scopo di consolarlo. Si tratta del primo incontro con Usagi, o Bunny, la futura Sailor Moon.
Il film procede creando un conflitto tra il ragazzo e il suo amico Fiore. Mamoru, infatti, decide di consegnargli la rosa come regalo di addio, e l’alieno, suggerendo un interesse romantico nei suoi confronti, promette che un giorno tornerà a trovarlo, portandogli un fiore altrettanto splendido. Tuttavia, al suo ritorno anni dopo trova Mamoru fidanzato proprio con Usagi e giura quindi di conquistare la Terra e sterminare gli umani per vendicarsi.
Insomma, anche se la loro utilità in battaglia è alquanto dubbia, le rose hanno un importante ruolo simbolico in Sailor Moon. Non solo rappresentano il primo incontro tra Usagi e il suo amato, ma sono anche la prova del suo amore e della sua fedeltà verso di lei, rimasti sempre costanti da quando i due erano bambini. Anche se il ragazzo non ricorda più l’episodio dell’ospedale, continua a utilizzare proprio questo fiore per proteggerla. La “promessa della rosa” citata nel titolo, insomma, è la testimonianza del legame tra i due voluto dal destino.
Fonte: CBR
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