Tra gli attori più amati del panorama hollywoodiano c’è senza dubbio Samuel L. Jackson, star feticcio di Quentin Tarantino noto anche per ruoli iconici come quello di Nick Fury nel MCU o di Mace Windu nella trilogia prequel di Star Wars. Nonostante però sia così apprezzato dal grande pubblico, non è riuscito ancora ad aggiudicarsi un Oscar (a parte quello alla carriera ricevuto nel 2022).
Una mancanza di cui oggi si rammarica e che di recente lo ha portato ad esprimere il suo punto di vista sull’ambito premio con il suo modo di fare decisamente ironico e sopra le righe. Raggiunto dai microfoni del Los Angeles Times, l’attore ha spiegato di essere stato paragonato ad un altrettanto amato collega in passato.
«Migliore attore, migliore attrice… che p***e! È una gara di popolarità. O almeno così ho sentito dire quando Martin Landau ha ricevuto il premio [per Ed Wood] e io no: “Andiamo, Sam. Martin è stato nominato così tante volte. Non preoccuparti. Sta arrivando il tuo momento”. Come, scusa? Non sapevo che funzionasse così. Credevo che fosse la performance attoriale a fare più effetto».
La star di Pulp Fiction però non si è limitato a raccontare questo aneddoto, ma ha anche nominato Tarantino, parlando del fatto che proprio per un suo film di aspettava un riconoscimento: «Tutto quello che ho fatto per Quentin mi ha dato un’opportunità, da Jackie Brown a The Hateful Eight a Django. Quest’ultimo è stato probabilmente la mia migliore occasione perché è il personaggio più malvagio che abbia mai interpretato e in genere premiano i neri che interpretano personaggi di m***a» ha poi concluso ridendo.
Una frecciatina all’Academy, dunque, in pieno stile Samuel L. Jackson che si aggiunge alle numerose polemiche che ogni anno gli attori neri si trovano a portare avanti dopo le nomination agli Oscar (e le successive premiazioni).
Fonte: Los Angeles Times
Foto: Getty Images (Rodin Eckenroth)
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