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Sandra Milo si scaglia contro il #MeToo: «Comodo denunciare le molestie dopo i vantaggi»

La nota attrice italiana ha espresso un parere molto critico sul movimento scaturito dal caso Weinstein

Sandra Milo si scaglia contro il #MeToo: «Comodo denunciare le molestie dopo i vantaggi»

La nota attrice italiana ha espresso un parere molto critico sul movimento scaturito dal caso Weinstein

sandra milo

A sorpresa, una delle attrici italiane più famose al mondo ha detto la sua sul Movimento #MeToo – e non sono per niente parole leggere. Parliamo di Sandra Milo, una delle muse del regista Federico Fellini e star di tanti grandi classici che hanno fatto la storia del cinema italiano.

Durante un’intervista con Repubblica, il volto di , Adua e le Compagne, Fantasmi a Roma e molto altro si è ritrovata a parlare della sua celebre bellezza e di come questo abbia influito o meno nella sua carriera. Ha detto che non può che essere grata alla sua avvenenza, nonostante comunque abbia vissuto in prima persona il rovescio della medaglia:

Quando ero giovane la donna veniva considerata niente di più del riposo del guerriero. Le belle erano per forza stupide, soprattutto se bionde, e anche io ho obbedito a quella tacita legge. Poi finalmente è arrivato il Sessantotto, la lotta per i diritti delle donne che io ho abbracciato sin da subito, persino incatenandomi davanti a Montecitorio. Finalmente, abbiamo conquistato anche il diritto ad essere intelligenti, oltre che belle. Ma sia chiaro: io non ho niente contro gli uomini, anzi, credo si debba lottare fianco a fianco.

Da qui, le è stato chiesto se per caso potesse riferirsi anche al movimento nato dopo lo scandalo Weinstein. Numerose altre donne sono uscite allo scoperto per denunciare abusi o violenze nel mondo dell’intrattenimento e non solo, e nel 2017 è stato premiato come “Persona dell’anno” dal Times. Nonostante questo, Sandra Milo ha riservato una pesante critica nei suoi confronti:

Come posso pensarne bene? È troppo comodo denunciare le molestie dopo aver usufruito dei vantaggi determinati da una certa situazione. Il rifiuto andava opposto subito: se accetti di andare in camera da letto di un produttore o di un regista, cosa ti aspetti? Il desiderio del maschio si è espresso sempre così. E che questo non sia il modo giusto, da parte delle donne, di liberarsi è testimoniato dal fatto che oggi gli uomini hanno paura di loro.

Parole che ovviamente faranno discutere, perché negano aspetti psicologici ed emotivi delle vittime di molestie. Sulla stessa vicenda si era espresso duramente anche il regista Oliver Stone, sostenendo:

La verità è che con l’era MeToo è aumentata la sensibilità sull’argomento, qualunque accusa su qualunque cosa. Ora è difficile per un uomo e una donna parlare in un ambiente intimo, privato, non sai mai cosa può seguirne. Meglio essere sempre in tre.

Leggi anche: La parola a Woody Allen: “Io ho già fatto ciò che il MeToo spera di realizzare”

Foto: Pier Marco Tacca/Getty Images

Fonte: Repubblica

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