Il sole riflette su spade, scudi ed elmi. Il vento taglia in due il silenzio prima della battaglia. Quando scoppia, il sangue si mischia alla polvere e in scena va uno spettacolo di morte coreografico, impetuoso, drammatico. È solo la descrizione di un quadro che il cinema ha esibito spesso e volentieri con film epici e potenti, violenti per le guerre che raccontavano, ancora più coinvolgenti per le storie dei loro eroi.
Il catalogo Infinity raccoglie una serie di titoli esemplari, in questo senso, a cominciare da Spartacus di Stanley Kubrick. Un film superbo, sulle rivolte degli schiavi nell’antica Roma, in cui le scene sul campo di battaglia si alternano con le lotte di potere in Senato.
Un’impronta profonda, la sua, ripercorsa da Il gladiatore di Ridley Scott, film epico nella portata e nelle immagini: la grandezza di Roma esce dai confini del grande schermo e la storia è meravigliosamente eroica, umana e maestosa. La prova di Russell Crowe è da Oscar, così come il film, la cui tensione è calibrata dentro e fuori dall’arena, grazie ai piani del diabolico Joaquin Phoenix. Tutto a cinque anni di distanza da Le crociate, con un intrepido Orlando Bloom in Terra Santa.
Palando di imprese eroiche, impossibile non ricordare la resistenza alle Termopili degli spartani di re Leonida, un mucchietto di uomini in confronto all’esercito dei persiani di Serse, che li sovrastavano in numero ma non in abilità belliche. E infatti il loro scontro è un mix di strategia e forza che Frank Miller ha immaginato a modo suo sulle pagine dei fumetti, con Zack Snyder a tradurne la visione in 300: film cupo, dinamico, grafico, onirico in certi momenti, che esalta il sacrificio glorioso di Gerard Butler e compagni.
Le scene di battaglia sono una più spettacolare dell’altra e il sequel, L’alba di un impero, dalla terra le trasporta in mare, benché la sensazione di déjà vu si faccia sentire.
Dai contorni più mitici, invece, sono Scontro tra Titani e La furia dei Titani (entrambi a noleggio), in cui Sam Worthington interpreta Teseo, figlio di Zeus cresciuto tra gli uomini, ora minacciati da Ade e dal risveglio dei giganteschi titani. Nel primo film c’è il Kraken da affrontare, nel secondo è Chronos l’avversario. In entrambi i casi, vincono l’onore e il coraggio del protagonista.
Parlando di Titani, ecco infine Immortals, con un Henry Cavill pre-Uomo d’Acciaio, anche lui come Worthington nei panni di Teseo, pronto a sfidare il crudele re Hyperion (Mickey Rourke), determinato a vendicarsi degli dei liberando le mostruosità rinchiuse nel monte Tartarosun. Un film che cerca di ripercorrere le prodezze visive di 300: il risultato non è lo stesso, ma abbastanza per una buona dose di epica azione.
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