Sarà l’ultimo bacio?
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Sarà l’ultimo bacio?

Quello che si scambiano Shrek e Fiona a suggello di un patto di vero amore in ... E vissero felici e contenti. Ancora una volta, a dieci anni dalla prima avventura dell'orco politicamente scorretto del grande schermo...

Sarà l’ultimo bacio?

Quello che si scambiano Shrek e Fiona a suggello di un patto di vero amore in ... E vissero felici e contenti. Ancora una volta, a dieci anni dalla prima avventura dell'orco politicamente scorretto del grande schermo...

Quattro film, un Oscar, attrazioni ad hoc nei parchi a tema, un musical a Broadway e 2 miliardi di dollari di incasso in tutto il mondo. Il franchise di Shrek, saga d’animazione targata DreamWorks, è di quelle che hanno fatto il botto, portando la società fondata da Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg e David Geffen sul gradino più alto del podio fianco a fianco alla Pixar.
E dire che dopo flop del calibro de La strada per El Dorado e Sinbad – La leggenda dei sette mari sembrava destinata al fallimento. Tutto merito del politicamente scorretto orco verde nato dalle pagine di William Steig e portato sullo schermo per la prima volta nel 2001. E dell’idea geniale di rubare qua e là i personaggi alle favole riunendoli insieme per creare uno dei più variegati e simpatici gruppi di “eroi” dei cartoon. L’orco Shrek, quindi – che faceva la doccia col fango, usava il cerume come cera per le candele e spaventava a morte gli abitanti del villaggio vicino con urla agghiaccianti – ma anche il fifone e logorroico Ciuchino, la principessa Fiona “diplomata” in arti marziali e la Draghessa innamorata.

C’ERA UNA VOLTA
In questi anni ne è passato tanto di fango nella palude di Shrek, diventato nel frattempo Re del regno di Molto Molto Lontano e padre di tre bricconcelli che ne combinano di tutti i colori. Nel ritrovarsi però ripulito e accasato, in … E vissero felici e contenti il nostro gigante verde comincia a sentire la mancanza dei bei tempi andati, quando la gente, invece di fermarlo per strada chiedendogli autografi, fuggiva terrorizzata dal suo urlo fetido. Allora sì, che era un vero orco! È facile così capire come sia possibile per il “magico” e truffaldino Tremotino abbindolare il nostro eroe, proponendogli di scambiare un giorno qualunque del suo passato con un giorno felice del futuro. Una sorta di patto con il diavolo che nasconde un terribile tranello. Una volta firmato il contratto Shrek si ritrova catapultato in una realtà in cui lui non esiste, perché Tremotino del passato gli ha sottratto proprio il giorno in cui è nato. Di conseguenza il regno di Molto Molto Lontano è diventato irriconoscibile.

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Ecco alcune immagini del film…

Shrek e Fiona

Shrek IV

Shrek e vissero felici e contenti

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