Sara Serraiocco: bravissima. Anche senza mani
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Sara Serraiocco: bravissima. Anche senza mani

A 27 anni ha già girato tutti i principali Festival del mondo, la aspetta una serie Tv al fianco diJ.K. Simmons ed è una dark lady con una caratteristica fisica molto particolare in Brutti e Cattivi. Si chiama Sara Serraiocco, ed è la giovane attrice più lanciata del nostro cinema

Sara Serraiocco: bravissima. Anche senza mani

A 27 anni ha già girato tutti i principali Festival del mondo, la aspetta una serie Tv al fianco diJ.K. Simmons ed è una dark lady con una caratteristica fisica molto particolare in Brutti e Cattivi. Si chiama Sara Serraiocco, ed è la giovane attrice più lanciata del nostro cinema

Una Dark Lady così, chi l’aveva mai vista? Occhi scuri profondissimi, una cascata di riccioli biondi, la passione per gli abiti vistosi e un piccolo dettaglio anatomico non trascurabile: la mancanza delle braccia. Freak e bastardissima in mezzo ad altri freak bastardissimi, la Ballerina compone con il mendicante senza gambe detto il Papero (Claudio Santamaria), il nano Plissé e un tossico che tutti chiamano Merda, la banda di rapinatori protagonista del thriller grottesco Brutti e Cattivi, destinata ben presto a sfaldarsi in seguito a una serie di tradimenti e vendette incrociate. Lei però, Sara Serraiocco, della dark lady di persona ha ben poco. Abbandonata la parrucca bionda e le maniere spicce del suo personaggio, ci aspetta nella hall di un albergo del Lido di Venezia con i corti capelli neri e il volto sorridente, ancora senza un filo di trucco, in attesa delle passerelle festivaliere. 27 anni e già tanto cinema d’autore passato nelle più importanti Mostre cinematografiche del mondo (Salvo a Cannes, Cloro al Sundance, La ragazza del mondo qui a Venezia lo scorso anno), Sara è arrivata a una piccola svolta: Brutti e cattivi è un film di genere puro, e tra qualche giorno volerà a New York per presentare The Counterpart, una serie Tv americana prodotta da Starz in cui recita al fianco del premio Oscar (per Whiplash) J.K. Simmons. Una svolta mainstream e internazionale che la consacra tra le giovani dive italiane.

Cos’hai pensato la prima volta che hai letto la storia e scoperto che era così folle?
«Cosimo (Gomez, il regista, ndr) mi ha inoltrato la sceneggiatura e uno storyboard completo. Mi sono fatta subito un’idea di cosa voleva e sono rimasta colpita dal soggetto perché conosco davvero una ragazza senza braccia, che faceva la mia stessa scuola di danza. Quindi è una realtà che conosco fin da bambina». 

È stato complicato imparare a usare gli oggetti con i piedi?
«Sono arrivata al provino che sapevo già fare un sacco di cose, in realtà. Sono snodata di mio, ma poi mi sono allenata tutti i giorni a mangiare con i piedi, a scrivere, prendere le cose…».

Ogni tanto c’è qualche controfigura che ti ha dato una mano?
«No no, nelle scene sono sempre io, anche quando mi metto il mascara! Ho ancora i video di quando facevo le prove sul cellulare».

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©Getty Images

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