Dopo aver adattato il fantascientifico District 9 (prodotto da Peter Jackson e tratto da un cortometraggio diretto dello stesso regista del film, Neill Blomkamp), Terri Tatchell, fresca di nomination all’Oscar, rivela in un’intervista a io9.com di essere al lavoro sull’adattamento per il grande schermo di Terminus, cortometraggio del 2009 del canadese Trevor Cawood.
Il corto (nella foto un frame del film) parla di una creatura di pietra che comincia a “perseguitare” un uomo, riducendone gradualmente i nervi a pezzi. In breve, tutte le persone intorno a lui sembrano avere una qualche sorta di “angelo custode”, ma non se ne accorgono…
Se District 9 ha rielaborato il linguaggio della fantascienza con grande consenso di critica e pubblico, potrà Terminus ottenere lo stesso risultato?
La buona notizia è che in ogni caso a Hollywood sembra essere tornato un certo interesse nei confronti di soggetti sci-fi un po’ più complessi, inerenti questioni etiche e incentrati più sugli aspetti psicologici che sugli effetti speciali, nell’ambito di produzioni a budget non elevatissimo (come confermano District 9 e Moon), a fianco delle corazzate come Star Trek e Transformers.
Guardando il corto, non sorprende che Tatchell abbia ammesso qualche difficoltà di stesura dello script:
certo l’idea è estremamente accattivante (è un incubo? un’allucinazione?), ma tirarne fuori un lungometraggio non deve essere cosa semplice.
Una delle maggiori sorprese della scorsa stagione, District 9 di Neill Blomkamp, è candidato a 4 premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Adattamento.
Sotto, il cortometraggio Terminus:
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