Schwarzy: "Grazie a Dino De Laurentiis la mia prima grande occasione"
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Schwarzy: “Grazie a Dino De Laurentiis la mia prima grande occasione”

Durante il funerale del produttore, Arnold Schwarzenegger ha fatto sorridere gli invitati ricordando il suo primo incontro con De Laurentiis

Schwarzy: “Grazie a Dino De Laurentiis la mia prima grande occasione”

Durante il funerale del produttore, Arnold Schwarzenegger ha fatto sorridere gli invitati ricordando il suo primo incontro con De Laurentiis

«Oggi il mondo ha perso un grande imprenditore e genio con la scomparsa di Dino De Laurentiis. Dino mi ha sempre trattato come un figlio e mi dato la mia prima grande possibilità nel cinema». Arnold Schwarzenegger ha ricordato così Dino De Laurentiis, durante i funerali del celebre produttore  scomparso giovedì scorso. Fu proprio De Laurentiis infatti a puntare sull’attuale governatore della California, allora semisconosciuto body builder e attore di secondo piano, per il ruolo di Conan il Barbaro, facendone una star internazionale. Schwarzy, che ha anche imitato l’accento italiano di De Laurentiis duranet l’intervento, si poi è lasciato sfuggire un’espressione colorita (poco adatta forse ad una chiesa) quando ha citato la ricetta di De Laurentiis per il successo: “Cervello, cuore e palle”. L’attore si è prontamente scusato, ma senza dubbio ha reso memorabile la celebrazione delle esequie di De Laurentiis, già caratterizzata dalla particolare richiesta dei familiari di indossare qualcosa di rosso per celebrare la vitalità e la passione del grande Dino. Oltre a Schwarzenegger, anche Baz Luhrmann (Moulin Rouge)e David Lynch (Blue Velvet), tra i moltissimi vip presenti, hanno ricordato le grandi qualità umane e professionali di De Laurentiis.

Le esequie si sono tenute ieri nella cattedrale di Nostra Signora degli Angeli a Los Angeles e sono state celebrate da Monsignor Kevin Kostelnik, che ha ricordato alcune parole di De Laurentiis:  «Se un film fallisce è mia responsabilità, se un film ha successo è per il lavoro congiunto di attori, del regista, dello sceneggiatore e dei costumisti. Tutti meno che del produttore. E’ così, lo accetto». (Foto Getty Images)

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