Mentre negli Stati Uniti gli sceneggiatori sono in sciopero da ormai due settimane (nella foto gli sceneggiatori dimostrano davanti agli studi della Paramount Pictures di Los Angeles), per ottenere percentuali sullo sfruttamento delle loro opere sui nuovi supporti di “fruizione digitale”, anche in Italia si torna a parlare di una possibile mobilitazione degli autori televisivi e cinematografici. Sulle pagine de L’Espresso lo sceneggiatore Andrea Purgatori (Il muro di gomma, Il fantasma di Corleone), rappresentante degli autori cinematografici nell’assemblea della Siae, ha annunciato: «Se ne è già parlato molte volte e sarà uno sciopero da mettere in atto con sceneggiatori tv e cinematografici, sostenuti dal movimento di opinione dei Cento Autori, la protesta scatterà se alle scadenze dei contratti sulle royalties non otterremo giusti adeguamenti». Purgatori, inoltre, ha ricordato che la Siae nella seduta straordinaria dell’8 novembre ha diffidato Telecom, Vodafone, Wind e Tre dall’utilizzare contenuti artistici su telefoni cellulari e sul Web. L’Espresso fa presente che Sky ha stretto un accordo con le maggiori compagnie telefoniche per la cessione di contenuti senza avere negoziato il pagamento dei diritti d’autore. «La Siae – continua Purgatori – ha concesso a Sky la proroga fino al 31 dicembre del precedente accordo. Da gennaio ogni ulteriore sfruttamento di cinema e fiction sarà fuori dalla legalità».
© RIPRODUZIONE RISERVATASciopero degli autori: da Hollywood a Cinecittà?
Possibile una mobilitazione alla scadenza dei contratti sulle royalties