Cosa succederebbe se un business apparentemente innocente finisse invischiato nell’oscuro mondo del traffico di droga? Siamo sicuri che la trama di questa nuova serie Netflix vi avrà già ricordato qualcosa, e non siete in errore: se siete fan di Breaking Bad, il nuovo crime Dabba Cartel potrebbe essere perfetto per la vostra prossima visione. Di produzione indiana, la serie è appena approdata sulla piattaforma con una prima stagione composta da sette episodi. Dimenticatevi Walter White, però: questa volta il cast di protagonisti è interamente femminile.
La storia è ambientata a Mumbai, nel distretto di Thane, e ruota attorno a cinque donne della classe media che gestiscono un servizio di dabbawala, ovvero recapitano pasti caldi ai lavoratori della città. Tuttavia, questa attività apparentemente insospettabile rimane coinvolta in una complessa operazione di traffico di droga, nella quale le box dei fattorini vengono utilizzare per trasportare merce illecita. Proprio come i personaggi di Breaking Bad, quindi, queste donne dalla vita normalissima si ritrovano ad aver a che fare con pericolosi criminali, forze dell’ordine, piani complicatissimi e spietati tradimenti, il tutto mentre cercano di tenere nascosta la loro doppia vita al resto del mondo.
La serie vanta un cast corale di grandi nomi dello spettacolo indiano, guidati da Shabana Azmi, interprete di Sheila, l’abile donna che si mette a capo del cartello, e da Shalini Pandey, sua nuora Raji, che per prima inizia a nascondere sostanze stupefacenti nei cestini del pranzo dell’attività. Alle calcagna hanno l’ispettore Ajit Pathak (Gajraj Rao) e la poliziotta Preeti (Sai Tamhankar), che sospettano che all’ombra di Big Pharma ci sia un mercato nero di oppiacei. Mentre gli uomini combattono tra di loro, in un mondo rigido e gerarchico, di nascosto da tutti mogli, madri e donne sottovalutate faranno squadra per reclamare il loro spazio.
A metà tra Breaking Bad e Good Girls, la nuova serie Netflix Dabba Cartel offre un cast di interessanti personaggi femminili, una trama avvincente e tematiche di critica sociale, oltre a una riflessione su come vite del tutto ordinarie possano essere catapultate in situazioni impossibili a causa dell’avidità e dell’ambizione.
Fonte: Collider
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