Sean Penn è tornato in Ucraina: l’attore due volte premio Oscar negli scorsi mesi ha visitato più volte il Paese e si trovava lì quando è iniziata l’invasione russa del 24 febbraio 2022. Successivamente, si è speso più volte per sensibilizzare circa la situazione nel Paese, tanto da “guadagnarsi” una messa al bando dalla Russia. Ora ha compiuto un altro simbolico gesto.
Durante un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Sean Penn si è presentato portando con sé una delle due statuette vinte per le performance in Mystic River (2004) e Milk (2009). In un video condiviso anche dallo stesso Zelensky sui suoi profili, l’attore gli regala il premio Oscar, definito «solo una sciocchezza simbolica».
Quindi, ha spiegato i motivi del gesto: «Se so che sarà qui con te, mi sentirò meglio e più forte per la battaglia». Zelensky, che oltre a guidare l’Ucraina è stato in passato anche un popolare attore, definisce il regalo di Penn un grande onore e promette di custodirlo solo fino alla vittoria. Una proposta accettata dalla star: «Quando vincerai, riportamelo indietro a Malibu. Mi sentirò meglio sapendo che c’è un pezzo di me qui».
QUI IL VIDEO DI SEAN PENN E ZELENSKY
Quando è scoppiato il conflitto, Sean Penn si trovava in Ucraina per girare un documentario. Il suo impegno umanitario è ben risaputo: nel 2010 è stato in prima linea ad Haiti dopo il devastante terremoto costato la vita a 230.000 persone. Il suo aiuto, in quel caso, è stato documentato da Don Hardy e raccontato nel docu-film del 2020 Citizen Penn. Ad Haiti, ha contribuito a creare un’organizzazione (nota come CORE) per la gestione dei tanti campi profughi nel Paese.
Dopo l’invasione russa, hanno fatto il giro del mondo le immagini di Sean Penn costretto a camminare per chilometri verso il confine. Una volta rientrato, durante un’intervista pre-Oscar con Jim Acosta sulla CNN aveva anche dichiarato che avrebbe distrutto le sue statuette se l’Academy non avesse acconsentito a Zelensky di parlare durante la cerimonia.
«Se l’Academy ha deciso di non farlo [..] ritengo che questa mossa sarebbe il momento più osceno dell’intera storia di Hollywood – aveva detto, aggiungendo – Se è così, faccio un appello a tutti i coinvolti nella cerimonia: capisco che è il momento per celebrare i propri film, ma il momento è ancora più importante per farsi notare e distinguersi, protestando e boicottando gli Academy Awards. Io stesso, se tornerò, fonderò le mie statuette in pubblico».
Durante l’incontro con Zelensky di martedì 8 novembre 2022, Sean Penn si è visto anche consegnare un riconoscimento per l’Ordine del Merito da parte dell’Ucraina.
Foto: DIMITAR DILKOFF/AFP – BRENDAN SMIALOWSKI/AFP via Getty Images
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