Il franchise di NCIS è uno dei più longevi e amati della televisione, con oltre vent’anni di successi e diversi spin-off che hanno saputo ritagliarsi il proprio spazio tra il pubblico. Da NCIS: Los Angeles a NCIS: Hawai’i, ogni serie ha aggiunto un tocco distintivo all’universo del celebre team investigativo della Marina degli Stati Uniti. Tuttavia, tra le varie declinazioni del brand, ce n’è una che ha ricevuto meno attenzione del previsto: NCIS: Sydney.

Lanciato nel 2023 e primo spin-off internazionale della saga, NCIS: Sydney ha cercato di proporre una versione rinnovata della formula originale, con un’ambientazione inedita e un cast che unisce attori australiani e britannici. Tuttavia, nonostante un’accoglienza positiva da parte della critica, lo show ha faticato a conquistare il pubblico, risultando una delle serie meno seguite del franchise. Ora, con la seconda stagione in corso e il rinnovo per una terza, sempre più fan stanno rivalutando la serie, sostenendo che meriti una seconda possibilità.

NCIS: Sydney è il quarto spin-off della serie madre e il primo ambientato fuori dagli Stati Uniti. La trama ruota attorno a una task force congiunta tra agenti americani dell’NCIS e la polizia federale australiana, incaricata di risolvere crimini militari in un territorio vasto e spesso ostile. Il cast comprende Olivia Swann (DC’s Legends of Tomorrow), Todd Lasance (Home and Away), Sean Sagar (The Covenant), Tuuli Narkle (Mystery Road: Origin), William McInnes (Blue Heelers) e Mavournee Hazel (Neighbours), attori che, pur non avendo la notorietà dei volti di altre serie NCIS, hanno saputo creare un gruppo affiatato.

La serie offre uno scenario visivamente spettacolare, sfruttando la bellezza dell’Australia per differenziarsi dagli altri spin-off. I vasti paesaggi, le città costiere e l’influenza della cultura locale aggiungono un tocco originale alla narrazione, rendendo NCIS: Sydney un’esperienza unica nel franchise.

Se la critica ha accolto con favore la serie – su Rotten Tomatoes ha ottenuto un buon 73% da parte dei recensori –, il pubblico inizialmente è stato meno entusiasta, con un punteggio di appena il 29%. Molti fan storici hanno trovato difficile affezionarsi ai nuovi personaggi, lamentando una scrittura poco incisiva e storie non all’altezza della tradizione NCIS.

Tuttavia, già dalla seconda stagione, lo show ha dimostrato di saper crescere e adattarsi: i nuovi episodi hanno aumentato il livello di tensione, con casi più avvincenti e dinamiche più approfondite tra i protagonisti. Lo showrunner Morgan O’Neill ha spiegato che la prima stagione era pensata per introdurre il nuovo contesto, mentre nella seconda il focus si è spostato sulla costruzione di trame più complesse. Gli episodi più recenti hanno incluso un rapimento interno alla squadra, un assassino spietato e persino un’indagine legata alla resurrezione di un presunto defunto, elementi che hanno contribuito a rendere lo show più avvincente.

Ora che la serie è stata confermata per una terza stagione, i fan più fedeli stanno invitando il pubblico a darle una seconda possibilità. NCIS: Sydney potrebbe non avere ancora la risonanza di NCIS: Los Angeles o l’impatto del classico NCIS, ma ha trovato la propria identità e sta affinando il suo potenziale. Inoltre, la presenza di un cast meno noto ma di talento ha permesso alla serie di mantenere un budget più contenuto, garantendole un margine di sopravvivenza più ampio rispetto ad altri spin-off che hanno chiuso i battenti prematuramente.

Chiunque ami le storie investigative e voglia scoprire una nuova sfaccettatura del franchise, dovrebbe dare una chance a NCIS: Sydney. Il tempo potrebbe dimostrare che questo spin-off, inizialmente sottovalutato, merita davvero di essere ricordato tra i migliori della saga.

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Fonte: MovieWeb