Neil Gaiman passa al contrattacco. Finito da tempo al centro del ciclone e accusato di abusi sessuali terribili, l’autore americano ha replicato alle stesse fornendo quelli che secondo lui sarebbero i messaggi in grado di scagionarlo del tutto.

Stando a quanto riportato da Variety, Gaiman in tribunale ha dichiarato che lui e la querelante, l’ex babysitter Scarlett Pavlovich, avrebbero avuto rapporti sessuali consensuali e non ci sarebbero quindi state le terribili violenze che sono emerse nel corso degli ultimi mesi. “Lei è una fantasista che ha inventato una storia di abusi contro di me e la signora Palmer” ha detto l’autore, citando la moglie Amanda dalla quale è separato da anni e accusata di aver favorito tali abusi.

Neil Gaiman ha mostrato in tribunale anche i messaggi che dimostrerebbero che gli incontri erano consensuali: a febbraio 2022, dopo il loro primo incontro sessuale, lei gli avrebbe scritto “Grazie per una notte splendida, wow“, seguito due giorni dopo da “Fammi sapere se vuoi che prepari un bagno… sono consumata dai pensieri su di te, le cose che mi farai“.

Un mese dopo le prime accuse di stupro, Gaiman le avrebbe poi scritto: “Oh mio Dio, Neil! Non l’ho mai detto. Io e te? Stupro? Cosa? È la prima volta che sento parlare di questo. Wow. Ho bisogno di un momento per digerire il tuo messaggio… Non ho mai usato la parola stupro, sono davvero scioccata, onestamente non so cosa dire” si legge nella risposta riportata dalla testata americana. Quando le ha detto che pensava che i loro rapporti fossero consensuali, lei avrebbe replicato: “Sì, lo era, è stato consensuale (e meraviglioso)“.

Questi messaggi, se confermati in sede giudiziaria, potrebbero effettivamente portare alla piena assoluzione dell’autore di Sandman. Non è però l’unica accusa mossa contro Neil Gaiman, iniziate quando l’ex baby-sitter ne ha denunciato i presunti abusi ad un podcast e in un articolo sul New York Magazine. Gli avvocati di Gaiman hanno presentato una richiesta di archiviazione della causa, sostenendo sia che le accuse sono false, sia che un tribunale degli Stati Uniti non ha giurisdizione su accuse che arrivano dalla Nuova Zelanda.

Fonte: Variety