Terrence Howard, ultimamente, è tornato al centro dell’attenzione. Prima è tornato sulla sua esclusione dalla saga di Iron Man spendendo parole non proprio lusinghiere per Robert Downey Jr., e ora si ritrova coinvolto – anche se indirettamente – nell’affair Lee Daniels–Sean Penn. Il primo, regista di The Butler e Precious e creatore della serie Empire, di cui Howard protagonista, si è schierato in difesa della sua star in un’intervista a The Hollywood Reporter: «Terrence non ha fatto nulla di diverso da Marlon Brando o Sean Penn, eppure ora tutti lo considerano un fottuto demonio. È un segno dei tempi, dei problemi razziali e della situazione in cui si trova oggi l’America».
A Penn la cosa non è andata giù e ha denunciato Daniels per diffamazione, chiedendo un risarcimento di 10 milioni di dollari. Mathew Rosengart, il legale del premio Oscar, nei documenti depositati al pubblico ministero (potete leggerli qui) sottolinea come il divo sia stato spesso soggetto di attacchi gratuiti e infondati. «Inoltre, a differenza di Howard, non è mai finito in prigione per violenza domestica», affondo piuttosto pesante.
Tutto alla vigilia della seconda stagione di Empire.
Fonte: Deadline
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