Sembra impossibile, ma tra Una mamma per amica e Twin Peaks c'è una connessione incredibile
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Sembra impossibile, ma tra Una mamma per amica e Twin Peaks c’è una connessione incredibile

Anche se apparentemente agli antipodi, le due serie condividono più di quanto si possa pensare

Sembra impossibile, ma tra Una mamma per amica e Twin Peaks c’è una connessione incredibile

Anche se apparentemente agli antipodi, le due serie condividono più di quanto si possa pensare

Collage Twin Peaks e Una mamma per amica

A prima vista, Una mamma per amica e Twin Peaks sembrano appartenere a due universi televisivi completamente opposti. La prima è una dramedy brillante e ironica, famosa per i suoi dialoghi serrati e il ritratto affettuoso della piccola cittadina di Stars Hollow. La seconda, creata da David Lynch e Mark Frost, è una serie cult che mescola mistero, surrealismo e atmosfere inquietanti, esplorando il lato oscuro di un’altra cittadina immaginaria: Twin Peaks. Eppure, nonostante queste apparenti differenze, le due serie condividono più di quanto si possa pensare, grazie a temi ricorrenti, ambientazioni, scelte di casting e persino riferimenti diretti.

Sia Stars Hollow che Twin Peaks sono luoghi che vivono di vita propria, con una galleria di personaggi eccentrici e un forte senso di comunità. Entrambe le cittadine incarnano una visione peculiare dell’America di provincia: da un lato, la versione luminosa e rassicurante di Una mamma per amica, con i suoi festival, il mitico Luke’s Diner e gli abitanti sempre pronti a intromettersi nella vita altrui; dall’altro, l’apparente tranquillità di Twin Peaks, che nasconde segreti inquietanti e forze sovrannaturali.

Anche se Gilmore Girls non ha omicidi o entità maligne come BOB, Stars Hollow non è del tutto esente da stranezze. Personaggi come Kirk, con i suoi innumerevoli lavori improbabili e il suo cortometraggio sperimentale, o la signora Kim e la sua rigida educazione coreana, contribuiscono a creare un’atmosfera surreale a modo suo. Proprio questa combinazione di ironia e stranezza è un punto di contatto con l’universo di Twin Peaks, dove il bizzarro convive con il quotidiano.

Un altro elemento che unisce le due serie è la presenza di diversi attori in entrambi i cast. La più evidente è Sherilyn Fenn, iconica Audrey Horne in Twin Peaks, che in Gilmore Girls ha interpretato due ruoli distinti: prima Sasha, la fidanzata del padre di Jess, e poi Anna Nardini, la madre della figlia di Luke. Anche Mädchen Amick, la dolce Shelly Johnson della tavola calda Double R Diner, ha avuto un ruolo in Gilmore Girls, interpretando Sherry Tinsdale, la sofisticata fidanzata di Christopher e madre della piccola Gigi.

Non meno significativo è il contributo di Kathleen Wilhoite, che in Twin Peaks era Gwen, la chiacchierona sorella di Lucy Moran, e in Gilmore Girls è diventata Liz Danes, la stravagante sorella di Luke. Questi attori, con i loro volti familiari, creano un legame indiretto tra le due serie, dando ai fan un’ulteriore ragione per notare le affinità tra i due mondi.

Amy Sherman-Palladino, la creatrice di Gilmore Girls, non ha mai nascosto la sua ammirazione per David Lynch. La serie include diversi riferimenti diretti al regista, spesso inseriti nei dialoghi di Lorelai. In Road Trip to Harvard (Stagione 2, Episodio 4), Lorelai esclama: «Non possiamo litigare in una stanza piena di fiori con dei dentisti che cantano Gypsys, Tramps and Thieves sullo sfondo. È troppo David Lynch!».

Un altro omaggio evidente si trova nell’episodio They Shoot Gilmores, Don’t They? (Stagione 3, Episodio 7), in cui Dave Rygalski descrive un ballo di beneficenza come «molto Blue Velvet». Ma il riferimento più esplicito è il cortometraggio di Kirk in Teach Me Tonight (Stagione 2, Episodio 19), un film in bianco e nero con atmosfere surreali che ricorda da vicino lo stile di Eraserhead, uno dei capolavori di Lynch.

Infine, nella miniserie Gilmore Girls: A Year in the Life, c’è una scena in cui Kirk, vestito come Jack Nance in Eraserhead, partecipa a una serata di proiezione del film in un cinema locale, un chiaro tributo all’estetica e all’influenza lynchiana.

Alla base di entrambe le serie c’è un ritratto della vita di provincia che oscilla tra il rassicurante e il bizzarro. Se Twin Peaks esplora il lato oscuro e inquietante delle piccole comunità, Una mamma per amica ne mostra il lato affettuoso e comico, ma con un tocco di stravaganza che la avvicina più di quanto si pensi all’opera di Lynch.

Forse è proprio questa sottile linea tra il reale e il surreale a rendere le due serie così affascinanti: due racconti apparentemente opposti, ma con un cuore comune che le rende ancora oggi amate e indimenticabili.

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Fonte: CBR

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