«Faccio i film che vorrei vedere. Spesso il cinema simula la televisione e il Grande Fratello, ma il mio film non corre questo rischio. È un’alternativa rispetto all’uscita dei cinepanettoni». Così Sergio Castellitto ha presentato oggi a Roma il suo film La bellezza del somaro (in uscita in 250 sale per Warner Bros. dal 17 dicembre). «Il film ruota attorno alla bellezza – spiega la sceneggiatrice e scrittrice Margaret Mazzantini – della gioventù, la bellezza stolta e inconsapevole di chi ha tutta la vita davanti. Definirei il film una riflessione, in chiave comica, sull’età». Con un cast corale La bellezza del somaro è il quadro grottesco di adolescenti che sognano la maturità e adulti che hanno paura di invecchiare. Marcello (Castellitto) ha appena compiuto 50 anni e trascorre un lungo weekend con la moglie Marina (Laura Morante), una fragile psicologa, e la figlia (Nina Torresi). Portano con sé amici e una nonna stanca di essere circondata dalle stesse persone. Ma non saranno gli unici. In arrivo ci sono due pazienti stravaganti come Lory (Barbora Bobulova) perennemente attaccata al biberon ed Ettore Maria (Renato Marchetti) con la mania de Il settimo sigillo di Ingmar Bergman. E tra le sorprese in serbo per Marcello e Marina, non mancherà il nuovo fidanzato settancinquenne della figlia interpretato da Enzo Jannacci. Conclude la messa in scena Gladys (Lola Ponce), l’amante di Marcello. «Il rapporto tra un uomo di 75 anni e una ragazza di appena 18 anni – spiega Castellitto – è sempre fonte di scandalo e può essere raccontato in modo comico o drammatico. Non abbiamo voluto scegliere una chiave drammatica perché sarebbe stata più banale. La nostra è una messa in scena teatrale, molto british, con personaggi nevrotici alla Cechov». «Lo scandalo nella nostra società non è che un vecchio stia con una ragazza, ma che – aggiunge la Morante – questo vecchio non sia né ricco, né potente, né famoso». «Semplicemente – aggiunge la Mazzantini – questo film racconta lo sgretolamento dei cinquantenni e di una coppia che si dice riformista, che ha malesseri e urgenze ridicole, che utilizza un linguaggio fuori luogo… Oggi diciamo che è una “tragedia” il non aver trovato parcheggio…».
Ecco il trailer de La bellezza del somaro:
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