Seven, dopo 30 anni finalmente sappiamo cosa c'era dentro la scatola
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Seven, dopo 30 anni finalmente sappiamo cosa c’era dentro la scatola

Per tutto questo tempo i fan del film di David Fincher sono stati convinti della cosa sbagliata!

Seven, dopo 30 anni finalmente sappiamo cosa c’era dentro la scatola

Per tutto questo tempo i fan del film di David Fincher sono stati convinti della cosa sbagliata!

cosa c'era nella scatola alla fine di seven

Il 2025 è appena iniziato ma è già tempo di primi “compleanni”. Quest’anno festeggia 30 anni uno dei film più amati della storia del cinema, un thriller che ancora oggi affascina il pubblico, un cult senza tempo: Seven (o Se7en). Da molti ritenuto il capolavoro di David Fincher, il serial killer mystery con protagonisti Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow e Kevin Spacey è tornato nelle sale americane con una nuova versione ad alta risoluzione e sarà presto disponibile anche in 4K UHD Blu-ray, ma nel frattempo è stato proprio il regista a svelare uno dei misteri che riguardano il film.

Parlando con Entertainment Weekly, Fincher ha tolto ogni dubbio su cosa ci fosse veramente nella scatola alla fine di Seven. Per chi non ricordasse la storia, il film racconta delle indagini di due detective, uno sul punto della pensione e uno in rampa di lancio, per catturare un efferato serial killer che uccide le sue vittime inscenando il vizio capitale che a suo giudizio li contraddistingue. La questione diventa però personale: il misterioso John Doe, si consegna alla polizia solo per portare i due detective in un’area isolata e qui far recapitare un pacco.

All’interno della scatola, secondo la storia, c’è la testa della moglie del detective David Mills (Brad Pitt), uccisa mentre incinta e mostrata allo stesso per scatenarne la rabbia. Lo scopo è farlo cedere al suo peccato capitale, spingerlo a uccidere il killer stesso e venire per questo arrestato. Un piano elaborato che va in porto, un finale rimasto indelebile nella storia del cinema. Seven è diventato un cult e sono iniziate a circolare alcune “leggende metropolitane”, come ad esempio il fatto che dentro la scatola ci fosse una testa prostetica costruita proprio su quella di Gwyneth Paltrow.

Per certi versi è una sorta di Effetto Mandela: molti spettatori sono convinti di averla vista nel film (o in Contagion, dove Steven Soderbergh l’avrebbe riutilizzata secondo altri rumor), ma in realtà non è mai accaduto. «È ridicolo – ha raccontato David Fincher – Penso che avessimo solo un sacchetto di pallini da sette o otto chili. Avevamo fatto delle ricerche per capire l’indice di massa corporea di Gwyneth Paltrow e quanto dovesse pesare la sua testa. Avevamo un’idea di quanto sarebbe stata pesante e su quanto mettere dentro».

Così è stato fatto, ma Morgan Freeman e Brad Pitt non si sono limitati a fissare un sacchetto: «Ci abbiamo messo una parrucca, in modo che quando Morgan avesse aperto la scatola, se ci fosse stato un po’ di questo nastro che era stato usato per sigillare la scatola si sarebbero visti – ha detto il regista – Credo quindi che fosse una busta di pallini e una parrucca un po’ sporca di sangue, così alcuni dei capelli sarebbero rimasti uniti. Morgan ha aperto 16 o 17 di queste cose. Ma come dico sempre, non c’è bisogno di vedere cosa c’è nella scatola se c’è Morgan Freeman».

Mistero risolto, quindi, per la gioia o la delusione dei fan convinti che nella scatola di Seven ci fosse un’esatta riproduzione della testa di Gwyneth Paltrow. 

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Fonte: EW

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