Continua a Hollywood il dibattito sulla presenza o meno di scene di sesso nelle pellicole cinematografiche. Secondo i sondaggi, i giovani della Gen Z non le apprezzano particolarmente, e insieme a loro anche grandi nomi come quello del regista Steven Soderbergh, che le ha definite “ridicole”, o del premio Oscar Cillian Murphy. Una posizione critica, ma più ottimista, è arrivata ora anche da una delle più grandi sex symbol dello spettacolo: l’attrice Sharon Stone.
Uno dei ruoli per cui Stone è maggiormente ricordata è quello di Catherine Tramell in Basic Instinct, film ampiamente criticato già all’epoca a causa del suo contenuto sessualmente esplicito. Nella scena più celebre del thriller erotico, Tramell, sottoposta a interrogatorio, incrocia strategicamente le gambe in una posa sensuale per distrarre i detective, mostrando di non indossare la biancheria intima. Una scena che Stone ha poi ritrattato più volte, affermando di essere stata ingannata dal regista affinché si togliesse la biancheria.
«Il mondo è cambiato moltissimo dal 1992. Quel film sembrava uno scandalo all’epoca, invece oggi è decisamente normale», ha affermato l’attrice in una recente intervista a proposito delle sequenze erotiche di Basic Instinct.
«Non penso che ci siano più scene di sesso oggi – ha precisato Stone -. Ci sono sempre state. Del resto, nessuno di noi sarebbe qui se il sesso e la sessualità non facessero parte della naturale condizione umana».
Ciò che è cambiato, però, è la rappresentazione. Sebbene ci sia ancora del lavoro da fare, Sharon Stone ha sottolineato come la maggiore presenza delle donne nei processi produttivi stia rendendo sempre più rari episodi come quello di cui è stata vittima. Secondo la star, infatti, il cinema si starebbe progressivamente allontanando da una rappresentazione del sesso esclusivamente in chiave maschile: «Ora che le donne sono sceneggiatrici, registe, produttrici e stanno entrando sempre di più nel processo di filmmaking, i film non sono più scritti da uomini che rappresentano le loro fantasie sulle donne. Alle attrici viene chiesto sempre meno di rappresentare fantasie maschili, e i critici non ci dicono più se abbiamo soddisfatto queste fantasie oppure no. Oggi la domanda principale sembra essere: “Stiamo raffigurando correttamente la condizione umana?”».
Cosa ne pensate dell’opinione di Sharon Stone su questo importante dibattito? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Deadline
Photo by Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic/Getty Images
© RIPRODUZIONE RISERVATA