Si accettano miracoli è un fantasy-comedy. È lo stesso Alessandro Siani, qui in veste di regista, sceneggiatore e attore protagonista, a definirlo così. È un film – ha spiegato – che cerca di lasciare spazio all’improvvisazione affidando molto della propria narrazione ai protagonisti più giovani.
Estremamente leggero, costruito sulle gag e sui “monologhi” di Siani, Si accettano miracoli continua il racconto iniziato con Il principe abusivo: è l’ennesima favola ambientata nel quotidiano con un elemento di straordinarietà. I protagonisti sono tre fratelli: Fulvio, interpretato da Siani, che ritorna al paese di origine dopo essere stato licenziato e aver aggredito il proprio superiore. Condannato a un mese di servizi sociali, va a vivere insieme al fratello Germano (Fabio De Luigi), prete di Rocca di Sotto, e a sua sorella Adele (Serena Autieri).
Da principe ad anti-eroe assoluto: il Fulvio di Siani proverà a conquistare Chiara (Ana Caterina Morariu), ragazza cieca che, a causa del proprio handicap, non ha mai vissuto “veramente”.
Nella nostra intervista ad Alessandro Siani, che trovate qui di seguito, abbiamo parlato di tutto questo e di molto altro: dalla comicità partenopea al senso, se c’è, della napoletanità al cinema; i registi di riferimento del giovane autore fino al suo lavoro con i bambini, i “veri” protagonisti di questo film.
Si accettano miracoli è da oggi nelle sale italiane, distribuito dalla 01 e co-prodotto da Cattleya.
Guarda anche: La videointervista a Serena Autieri e a Ana Caterina Morariu
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