Febbraio è ormai alle porte, ma in chiusura di un mese già stracolmo di morti artistiche di un certo peso, tra David Bowie, Alan Rickman ed Ettore Scola, arriva oggi la notizia della scomparsa del grande critico francese e maestro della Nouvelle Vague Jacques Rivette, spentosi all’età di 87 anni.

Da critico cinematografico, come molti suoi colleghi della Nouvelle Vague, Rivette iniziò la sua carriera scrivendo per i famosissimi Cahiers du Cinema, affiancando nomi illustri del cinema francese quali François Truffaut, Jean-Luc Godard e André Bazin. Il debutto da regista avvenne prima con un piccolo cortometraggio, seguito poi dal primo, difficile lungometraggio Paris nou appertient. Da lì proseguì la sua esperienza dietro la macchina da presa, passando per il suo famoso e forse più conosciuto film, L’Amour fou (1968), una pellicola costellata di tematiche esistenziali sulla vita di coppia della durata di 4 ore e mezza, motivo per il quale il film non trovò una distribuzione nelle sale.

Della sua filmografia tanto amata e rispettata dalla critica quanto in parte snobbata dal grande pubblico -perché ostica- ricordiamo Susanna Simonin, la religiosa (1966) Out 1 (1971), Le Pont du Nord (1981), L’Amore in pezzi (1984) e Storia di Marie e Julien (2003).

Fonte: ANSA