Dwayne Johnson gioca a fare Dio tra i grattacieli. La recensione di Skyscraper
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Dwayne Johnson gioca a fare Dio tra i grattacieli. La recensione di Skyscraper

L’ennesimo, spassosissimo film muscolare di “The Rock”, che gigioneggia, si confronta con sfide sovrumane e deve salvare la sua famiglia da un incendio mortale su un palazzo da 220 piani completamente in fiamme

Dwayne Johnson gioca a fare Dio tra i grattacieli. La recensione di Skyscraper

L’ennesimo, spassosissimo film muscolare di “The Rock”, che gigioneggia, si confronta con sfide sovrumane e deve salvare la sua famiglia da un incendio mortale su un palazzo da 220 piani completamente in fiamme

The Rock in Skyscraper

Nelle sale italiane dal 19 luglio, Skyscraper di Rawson Marshall Thunder (qui potete leggere la nostra recensione del film) vede l’ex agente FBI e veterano di guerra Will Sawyer (Dwayne Johnson) nei panni del responsabile di un sistema di sicurezza dei grattacieli. Quando il grattacielo più alto del mondo prende fuoco, la colpa ricade su di lui, che si ritrova invischiato in un pericolosissimo intrigo internazionale a Hong Kong.

Will ha perso la gamba, ha un nuovo arto artificiale, si lancia nel vuoto da altezze impossibili e dovrà affrontare una catastrofe fiammante per trarre in salvo la moglie (Neve Campbell, la star della saga cinematografica Scream) e i figli, rimasti bloccati all’interno di un edificio gigantesco da 220 piani. 

Il film è uno dei più spassosi di The Rock e un disaster movie in piena regola, in cui il nostro si puntella le ferite purulente e i muscoli da culturista con del nastro adesivo e si trova a fare i conti con una catastrofe incredibile, che strizza l’occhio all’11 settembre, con un intero piano completamente in fiamme, e vede la sua famiglia alle prese con un pericolo mortale

LA RECENSIONE DI SKYSCRAPER

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