Soldini, Favino e Rohrwacher raccontano Cosa voglio di più
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Soldini, Favino e Rohrwacher raccontano Cosa voglio di più

Il regista presenta la sua ultima fatica, insieme agli intrerpreti, protagonisti di una storia di travolgente passione clandestina... E non perdetevi l'autografo di Favino dedicato ai nostri lettori...

Soldini, Favino e Rohrwacher raccontano Cosa voglio di più

Il regista presenta la sua ultima fatica, insieme agli intrerpreti, protagonisti di una storia di travolgente passione clandestina... E non perdetevi l'autografo di Favino dedicato ai nostri lettori...

Cosa voglio di più è il titolo del nuovo film di Silvio Soldini (Giorni e nuvole, Pane e tulipani), che approderà in sala venerdì, ed è quello che si domanda all’improvviso Anna (Alba Rohrwacher), la protagonista della pellicola, che oggi insieme al regista e sceneggiatore, al coprotagonista Pierfrancesco Favino (leggi l’intervista hot), alla cosceneggiatrice Doriana Leondeff, e agli altri interpreti (Giuseppe Battiston, Gigio Alberti e Fabio Troiano), ha presentato l’opera alla stampa milanese. Impiegata in uno studio assicurativo del centro di Milano e compagna felice di un commerciante, Alessio (Battiston), Anna (Rohrwacher) vive con serenità la sua vita sentimentale e lavorativa, su e giù dai treni che ogni giorno la portano avanti e indietro dall’hinterland, tra centri d’arredamento low cost e supermercati, e le serate di coppia sul divano davanti alla tv o in pizzeria con gli amici… Ma quando sembra arrivato il momento per un figlio, un incontro fatale stravolge i suoi piani… Senza cercarlo, ma senza neppure ostacolarlo, basta un uomo, Domenico (Favino) un attimo a farle scordare una vita, come diceva Jim Morrison… Tra loro si accende una grande passione amorosa, che influenzerà anche le vite delle loro rispettive famiglie…

«Anna si rende conto di essere insoddisfatta della sua vita solo quando incontra Domenico. Prima di quel momento, lei vive serenamente quello che ha», spiega Alba Rohrwacher. Ed è un nodo fondamentale di tutta la pellicola, un filo conduttore, sottolineato anche dagli altri interpreti. «Se questi due personaggi non si incontrassero, troverebbero del buono nelle loro vite, sarebbero falici. Questo film è anche il racconto delle tante vite che ognuno ha a disposizione e di quale sceglie…», evidenzia Pierfrancesco Favino. E Domenico, il suo personaggio, seppur travolto dall’amore per Anna, non riesce a rinunciare a un altro tipo d’amore, quello per la sua famiglia, i suoi figli e sua moglie. Una donna che intuisce fin da subito l’infedeltà del marito e che di fronte alla prove, dapprima s’infuria e dopo cerca la riappacificazione. Il compagno di Anna, Alessio (Battiston), invece, preferisce forse non cogliere i segnali della crisi e dell’allontanamento della sua donna. «Ne è profondamente innamorato, ma capisce che è qualcosa che non dipende da lui e le lascia del tempo per capire dove vuole andare, che strada vuole prendere», chiarisce lo stesso Battiston.

Insomma, attraverso la concretezza della quotidianità, Soldini ci racconta la straordinarietà di un amore come tanti. «Storie come questa accadono in continuazione, più di quanto crediamo», precisa Favino. E non è un caso che il film prenda spunto da una storia vera, che una donna ha raccontato a Soldini e che poi è stata scritta con Doriana Leondeff. Una storia, che infatti, pesca molto dal quotidiano e dall’attualità. Il tema economico e della crisi in particolare sono funzionali alla storia d’amore inscenata. «Dopo Giorni e nuvole pensavo che avrei fatto una commedia. Invece, per come è stato accolto il film e per i sentimenti che ha ispirato, ho pensato che fosse giusto rimanere ancora un po’ sul tema economico, andando con la macchina da presa direttamente nella realtà», spiega il regista, che è tornato a girare a Milano, da dove mancava cinematograficamente dai tempi di Un’anima divisa in due (1993).

Sotto, l’autografo di Favino sulle pagine del numero di Best Movie di Aprile, che gli ha dedicato un’intervista:

L’intervista hot a Pierfrancesco Favino di pag. 48 del numero di Best Movie di aprile, atugrafata dall’attore


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