Sondaggio: Chi non vorresti mai come capo?
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Sondaggio: Chi non vorresti mai come capo?

Come nella vita vera anche al cinema capita di incontrare capi "bastardi dentro". Quale di questi vi farebbe davvero passare la voglia di lavorare?

Sondaggio: Chi non vorresti mai come capo?

Come nella vita vera anche al cinema capita di incontrare capi "bastardi dentro". Quale di questi vi farebbe davvero passare la voglia di lavorare?

Con l’uscita (il 17 agosto) della nuova tragi-commedia americana sul mondo del lavoro diretta da Seth Gordon, Come ammazzare il capo… e vivere felici , vi proponiamo un sondaggio su alcuni esempi  dei capi  peggiori della storia del grande  e piccolo  schermo. Dai tirchi senza misura come Ebenezer Scrooge ai vessatori disumani come il Mega Direttore Galattico della saga fantozziana. Uomini, donne e cartoon dipinti come  implacabili esseri dall’ego smisurato che esercitano il proprio potere vessando i sottoposti senza alcun limite e pietà… Con quale di questi non vorreste mai e e poi mai avere a che fare?

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Miranda Priestly/Meryl Streep (da Il diavolo veste Prada – 2006): la tirannica direttrice senza cuore costringe (tra le altre cose) la neoassunta assistente redattrice tuttofare Andy Sachs/Anne Hathaway a recuperare il manoscritto firmato J.K. Rowling dell’ultimo, super top-secret, romanzo della saga di Harry Potter. Una mansione impossibile da realizzare a qualunque costo entro la giornata, per far avere alle giovani figlie del capo, la loro esclusivissima fiaba della buonanotte.

Gordon Gekko/Michael Douglas (in Wall Street – 1987):  il capo più venale e cinico della storia del cinema. Che utilizza i sottoposti (vedi Bud Cort alias Charlie Sheen) come prestanome  di società d’affari destinate a truffare i clienti attraverso una disinvolta speculazione finanziaria,  che porta diretta al fallimento e alle conseguente  perdita degli investimenti in portfolio.

Il Mega Direttore Galattico/Paolo Paoloni (ne  Il secondo tragico Fantozzi – 1976): che vessa l’impiegato  ragioniere Ugo Fantozzi, torturandolo quasi che  fosse un ‘fantoccio’ dalle sembianze umane, da sconquassare a piacere. Tra il maltrattamenti presenti -in questo capitolo della saga fantozziana- e subiti dal povero rag. Ugo, per mano del già citato Duca Conte G.M.Balabam,  c’è quello di fargli  ingurgitare quattro casse di acqua gasatissima (equivalenti a tre metri cubi di gas compresso).

Mr. Montgomery Burns (dai I Simpson in onda dal 1989): il centenario padrone assoluto della locale centrale nucleare nella città di Springfield, che mortifica i propri impiegati, primo fra tutti Homer Simpson (di cui non si ricorda mai il nome), depredandoli anche dei giorni di ferie. Come quando il dispotico signor Burns in occasione della Festa nazionale per l’ Indipendenza americana del 4 luglio, costringe i dipendenti a realizzare  un musical in salsa storico-patriottica da vedere … direttamente nel salotto della propria magione.

Lopez/Antonio Catania e i tre  sceneggiatori fannulloni/ V. Aprea/ M. De Lorenzo/ A. Sartoretti (da Boris – il  film -2011): il primo è  il temutissimo delegato di rete,  viscido adulatore coi potenti dirigenti della produzione che esprime solo indifferenza per il resto della troupe. I secondi sono i tre soggettisti dell’inverosimile, che  rinchiudono  un gruppo di soggettisti precari in uno sgabuzzino a stare davanti ore e ore ai computer,  per sfornare idee brillanti da immettere in un futuro copione firmato da loro.

E. Edward Gray/James Spader (in Secretary – 2002): il prototipo del capoufficio porco che richiede alla propria segretaria – Lee Holloway/Maggie Gyllenhaal- prestazioni che vanno ben oltre le comuni pratiche protocollari. La tipologia del capo sadico che assoggietta letteralmente la propria impiegata, ad uso e consumo del proprio piacere personale,  per poi licenziarla senza rimorsi.

Jeff D. Sheldrake/Fred MacMurray (ne L’appartamento – 1960): il direttore del personale di una grossa compagnia di assicurazioni americana, che costringe (in cambio di una promozione) uno dei propri contabili (C.C. Baxter/Jack Lemmon) a prestargli la propria casa a ogni ora del giorno e della notte, trasformandola in un comodo pied-à-terre newyorkese per le sue avventure extraconiugali.

Bill Lumbergh/Gary Cole (da Impiegati… male! – 1999): il prototipo del manager  smargiasso, supervisore del personale in un’azienda di software,  che tormenta i propri dipendenti –i lavoratori della Initech– offendendoli con epiteti ingiuriosi,  fino ad arrivare a veri e propri soprusi. Bersaglio preferito di questo esemplare di bullo da ufficio è il programmatore Peter Gibbons alias Ron Livingston.


Ebenezer Scrooge/Jim carrey (in A Christmas Carol – 2009); vero archetipo del  capo ‘bastardo dentro’ un vecchio tirchio che non ha rispetto neanche per la sacra istituzione del Natale, obbligando il suo suo dipendente Bob Cratchit/Gary Oldam ad lavorare anche la vigila, per uno misero stipendio.

Les Grossman è pronto a tornare sul grande schermo

Les Grossman/Tom Cruise (in Tropic Thunder – 2008):  una rappresentazione tra lo  spietato  e il paradossale della figura  produttore esecutivo cinematograficocinico, imbolsito , con parrucca-riporto e che starvede per l’ hip-hop, che ‘abbandona’  in una foresta infestata dai banditi,  la crew del suo film  sulla guerra.


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