«Sono un bravo ragazzo!»: la Montagna del Trono di Spade si racconta al Best Movie Comics and Games
telegram

«Sono un bravo ragazzo!»: la Montagna del Trono di Spade si racconta al Best Movie Comics and Games

L'attore e strongman islandese Hafþór Júlíus Björnsson a Milano ha raccontato i retroscena della serie HBO e che dopo QUELLA scena tutti gli chiedevano di schiacciargli la testa!

«Sono un bravo ragazzo!»: la Montagna del Trono di Spade si racconta al Best Movie Comics and Games

L'attore e strongman islandese Hafþór Júlíus Björnsson a Milano ha raccontato i retroscena della serie HBO e che dopo QUELLA scena tutti gli chiedevano di schiacciargli la testa!

bmcg la montagna
Lo avete amato – e temuto – guardando Il Trono di Spade. Ora, l’interprete di Ser Gregor Clegane, meglio noto come la Montagna, è arrivato al Best Movie Comics & Games con il suo carico di suoi muscoli e la sua forza sovrumana: è tempo di incontrare uno degli uomini più forti al mondo!
 
All’anagrafe è registrato come Hafþór Júlíus Björnsson, islandese classe 1988, ma ormai in tutto il mondo lo conoscono come uno degli uomini più forti del mondo, nonché il responsabile dell’atroce morte di Pedro Pascal/Oberyn Martell nella quarta stagione della serie evento HBO, basata sui romanzi di George R.R. Martin. Una parte piccola nel numero di episodi, ma tremendamente iconica per l’attore visto anche nel recente The Northman di Robert Eggers.
 
Un curriculum decisamente “violento”; ma al pubblico dell’evento, subito dopo la proiezione di quella iconica scena, si è presentato così: «Hanno cercato di farmi sembrare un mostro, il mio compito qui è farvi vedere che non sono assolutamente così: sono un bravo ragazzo!». Naturalmente si è partiti dai retroscena proprio di quel momento: «Quel giorno faceva un sacco di caldo, giravamo in un campo aperto, c’erano 35 gradi. Il caldo mi stava uccidendo, sotto quell’armatura stavo sudando come un maniaco. Era come lavorare in una sauna».
 
La Montagna non ha poi mancato di elogiare il suo collega di set, Pedro Pascal: «Recitare con lui è stato un piacere, è bravissimo e umile. Guardarlo imparare tutte le mosse è stato incredibile, tutta l’esperienza è stata fantastica». E pensare che quando ha letto per la prima volta la sceneggiatura, quasi non poteva crederci: «Ho pensato: ‘Gli schiaccerò la testa? Davvero? Robe da pazzi, ho dovuto chiedere conferma che fosse davvero così».
 
In comune con la star, ora protagonista anche di The Mandalorian e The Last of Us, ha anche un altro curioso dettaglio: anche allo strongman islandese chiedono spesso di ricreare quella scena, proprio come a Pedro Pascal! «È stato un trend durante la quarta stagione, ovunque andassi mi chiedevano di schiacciare teste. Ne avrò schiacciate 10.000! Pedro Pascal ha preso un’infezione così, abbiamo detto basta anche perché è arrivato il Covid quindi… Grazie, Covid?!» ha ironizzato.
 
la montagna pedro pascal
 
L’interprete di Ser Gregor Clegane ha poi confermato che è sempre stato lui in tutte le scene più importanti, come lo scontro finale con il fratello Mastino: «Sono sempre io sotto l’armatura durante qualsiasi scena fisica – ci ha raccontato – Forse solo quando il personaggio è sullo sfondo è stato usato lo stunt double». Non ha nascosto poi le difficoltà di girare con quell’armatura: «Avevo anche il trucco che ha preso tanto tempo, le lenti, i denti finti. Ho perso quasi 15 chili in una settimana per girare quella scena, era molto lunga e facevo fatica a mangiare, ero disidratato. Ma ho comunque dei ricordi bellissimi di quei momenti con mio “fratello”».
 
Per la gioia dei fan scontenti del finale del Trono di Spade, Hafþór Júlíus Björnsson non ha nascosto una certa delusione per come sono andate le cose: «Penso che ci fosse spazio per raccontare ancora alcune storie, ma a un certo punto dovevano finirla. Guardando al grande disegno delle cose, penso che il team e le persone dietro allo show abbiano fatto un lavoro fantastico. Ma effettivamente è un po’ arruginito».

Infine, ai fan che hanno potuto fare delle domande alla Montagna – presente al Best Movie Comics and Games anche domani, 11 giugno, per altri autografi, foto e uno speciale meet & greet (QUI i dettagli) – ha raccontato che non era nei suoi piani diventare attore, come non lo era diventare l’uomo più forte del mondo nel 2018: «Ho preso i miei rischi, ho provato a fare qualcosa». E con un discreto successo, verrebbe da dire.

Foto: MovieStills

© RIPRODUZIONE RISERVATA