La cancellazione dell’uscita di The Interview nelle sale ha scatenato la rete, alzando una barriera contro Sony, che avrebbe, secondo tutti, fatto il gioco dei terroristi e accondisceso senza compromessi alle loro anonime minacce. A sostegno del regista Seth Rogen e del suo coprotagonista James Franco, si sono levate molte voci. Non solo i fan e i media, ma anche colleghi (qui la risposta sopra le righe di James Gunn) e produttori, star della televisione e personalità dello spettacolo.
Da più parti, la decisione è stata percepita come un fallimento del sistema, che si è mostrato fragile e troppo impaurito davanti a una “minaccia fantasma”. Certo, la questione è più delicata di quanto si creda, considerato che l’attacco informatico ai danni di Sony, passato appunto all’attenzione dei media come Sonyleaks, ha scoperchiato un vaso di Pandora, che ha liberato e reso pubblici tutti i miasmi di un sistema in grave crisi, non solo nelle produzioni, ma anche nei rapporti interni ed esterni con il mondo di Hollywood. Con conseguenze che si stanno spostando dal mercato dell’entertainment agli scenari della politica estera.
Di là dalle riflessioni di sorta, le ire di tutti sono volate a suon di Tweet, cinguettati e ribattuti non troppo pacatamente. Le immagini che seguono danno un quadro delle reazioni a sostegno del film da parte delle voci più eminenti di Hollywood.
Qui l’intervento di Donald Trump dal suo account Instagram:
Sotto, le reazioni su Twitter:
Fonte: Twitter, Instagram
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