Speciale Far East Film Festival: Vietnam, Filippine e Mongolia
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Speciale Far East Film Festival: Vietnam, Filippine e Mongolia

Dalle Filippine arriva una simpatica commedia musicale: Rakenrol, scritta dalla rockstar locale Diego Castillo. Dai toni più cupi, il vietnamina Floating Lives, storia esistenziale di un padre e due figli adolescenti, e la mongola commedia noir Operatation Tatar,dove quattro uomini s'improvvisano rapinatori di banche

Speciale Far East Film Festival: Vietnam, Filippine e Mongolia

Dalle Filippine arriva una simpatica commedia musicale: Rakenrol, scritta dalla rockstar locale Diego Castillo. Dai toni più cupi, il vietnamina Floating Lives, storia esistenziale di un padre e due figli adolescenti, e la mongola commedia noir Operatation Tatar,dove quattro uomini s'improvvisano rapinatori di banche

Dai remake di What Women Want e Paranormal Activity, ai noir coreani che fanno invidia all’Occidente. E poi l’horror di Park Chan Wook girato con l’IPhone 4, il cinema erotico giapponese e i gioielli sconosciuti di Thailandia e Singapore. Questo e molto altro in programma al Far East Film Festival (29 aprile – 7 maggio 2011). Scopriamo tutti i film in arrivo dall’Oriente con questo speciale viaggio nel cinema asiatico.

Vietnam: Floating Lives by Phan Quang Binh Nguyen

Non il classico Vietnam selvaggio e infuocato dalla guerra, quello descritto da Floating Lives (nella foto). Piuttosto un Vietnam dai colori desaturati e dall’orizzonte piatto in cui il paesaggio del delta del fiume Mekong eccede la funzione di semplice ambientazione per diventare una cassa di risonanza visiva del mistero e dell’angoscia che sottende la vicenda. A bordo di una barca diroccata, un padre coi due figli adolescenti vaga da una risaia all’altra lasciandosi trascinare dalla corrente (e dalla vita) piuttosto che fermarsi e costruire un futuro. Quasi per caso, i tre accetteranno a bordo una prostituta che metterà in crisi quell’equilibrio già instabile…
Il regista indaga con delicatezza e descrive con intensità la vita claustrofobica a bordo di quella piccola imbarcazione. Sullo sfondo, scorrono le immense risaie dove l’epidemia dell’influenza viaria sta martoriando la fauna locale e distruggendo la vita, già povera, della popolazione. Basato sul racconto (famoso in patria) Boundless Rice Field di Nguyen Thi Ngoc Tu. Nel cast Dustin Nguyen (The Rebel, The Legend is Alive) nel suo ruolo più drammatico e Do Thi Hai Yen (The Quiet American, Adrift).


Filippine: Rakenrol by Quark Henares

Commedia musicale sulla nascita di una rock band nelle Filippine. Un film fresco, leggero, ironico. Ma anche dal valore documentario. Perché come si è già visto ne I gatti persiani (certo qui non c’è il dramma sociale che si vive in una nazione come l’Iran) si può raccontare un paese anche attraverso la sua scena musicale underground. Con una regia patinata, un’estetica vagamente da Mtv e, ovviamente, una colonna sonora invasiva, Rakenrol è un film dal ritmo brioso e dal tono ironico che propone una carrellata di personaggi singolari, dagli sbandati componenti della band ad altre figure di cantanti narcisisti, da un’incomprensibile artista concettuale fino a una manager dal passato di baby-star (un’autoironica Matet De Leon nei panni di se stessa). Ma è anche un film ricco di spassose gag, come quella che vede il gruppo alla prima esibizione virare il proprio repertorio pop-rock in un grintoso metal satanico. Onde evitare di essere linciati dal pubblico. Dettaglio non irrilevante, il film è stato scritto da Diego Castillo (chitarrista della rock band Sandwich, una delle più conosciute nelle Filippine) insieme al giovane Quark Henares, anche regista del film, pluripremiato autore di videoclip. Due ragazzi che ben conoscono quel sottobosco musicale che hanno deciso di raccontare. E si vede.


Mongolia: Operation Tatar by B. Baatar

Rapina a mano armata di Kubrick e Le iene di Tarantino in salsa “criminali da strapazzo”. Questa è la commedia nera Operation Tatar. Dove quattro uomini, ognuno spinto da ragioni personali diverse (c’è chi deve pagare le costose cure ospedaliere della figlia o chi cerca semplicemente una scorciatoia verso la ricchezza), s’improvvisano rapinatori di banche. Ma se i loro modelli teorici sono gli adrenalinici action movie americani pieni di sparatorie, schizzi di sangue e bagagliai stipati di denaro, alla prova praticasi rivelano dei completi incapaci. E così, a bordo di una jeep scassata e armati di una mitragliatrice che sembra uscita da una trincea della prima guerra mondiale, la rapina non andrà secondo i piani… Operation Tatar è una pellicola intrisa di un umorismo slapstick parecchio gory, e costruita con un gusto e un’architettura narrativa che lo rendono appetibile ai mercati internazionali e occidentali. Tra i componenti della banda di ladri anche Amarkhuu Borkhuu, cantante russo di origini mongole frontman della boy band dei Prime Minister.

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