Lo speciale è pubblicato su Best Movie di aprile
«Ho paura» confessa Robert Pattinson. «La paura per un attore è sempre una cosa buona. E poi lui è fantastico, sensazionale, un grande interprete» gli risponde indirettamente David Cronenberg. «È una sceneggiatura folle e difficile» continua l’attore. «Ho sentito che la persona giusta era lui, ho avuto un’intuizione. So che per Robert si tratta di un gran salto» gli fa eco il regista.
Dialogo a distanza tra l’allievo e il Maestro, da mesi impegnati sul set del loro primo progetto insieme, l’adattamento per il grande schermo di Cosmopolis, il surreale romanzo di Don De Lillo.
«Nell’anno 2000. Un giorno di aprile». Così inizia l’odissea, lunga 24 ore, di Eric Parker, 28enne ultramilionario che, uscito di casa con la sua limousine bianca per andare dal barbiere, rimane bloccato nel pieno centro di Manhattan e viene coinvolto in una serie di avvenimenti che mettono in pericolo la sua incolumità e il suo patrimonio… Sarebbe impossibile descrivere in poche righe il surreale viaggio che il protagonista compie in una Manhattan senza confini, una sorta di città virtuale dove la limousine fluttua come in un social network e chatta con altre “tracce” di umanità. Tra pistole elettriche, torte in faccia, la minaccia di qualcuno che vuole ucciderlo (sia in quanto persona sia come simbolo di un’umanità senza più orizzonti) e la presenza della sua misteriosa compagna di vita, donna eterea, angelo custode e moglie continuamente tradita.
Dopo Crash, Cronenberg prosegue la sua esplorazione dell’immaginario metropolitano moderno, allucinato e perverso, avvalendosi di un cast in cui compaiono anche Paul Giamatti, Juliette Binoche e Mathieu Amalric.
DA NON PERDERE PERCHÉ: per osservare il mondo moderno attraverso lo sguardo folle di Cronenberg. E perché potrebbe essere il “riscatto” professionale di Pattinson.
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