È la fine di un’era, come avevamo spiegato nella nostra recensione dell’ultima stagione di Mad Men, e quando uno show di questa portata giunge alla fine è difficile accantonarlo con leggerezza. Tanto quanto gli spettatori di uno dei period drama più raffinati ed emblematici prodotti negli Stati Uniti, anche il cast che ha respirato le atmosfere degli anni ’60 in cui è ambientata la serie faticano a togliersi dalla mente il finale canterino con lo spot della Coca Cola, ideato da Don Draper proprio nella comune dei figli dei fiori che avrebbe dovuto allontanarlo per sempre dal mondo materialista del capitalismo occidentale di cui la leggendaria bevanda gassata è simbolo. Alcuni hanno sollevato il dubbio che Don sia davvero tornato alla McCann Erikson dopo aver (ri)trovato se stesso grazie alla meditazione, altri pontificano sul significato di quel finale, che si presta sia a interpretazioni ironiche che genuinamente ottimiste. Un’ambiguità affascinante, che l’interprete di Don Draper, l’ottimo Jon Hamm ha commentato in un’intervista.
La visione di Hamm è limpidamente ottimista. Ha infatti spiegato: “Quando ritroviamo Don nella comune, e lo vediamo entrare in sintonia con lo sconosciuto [che sta esternando la sua crisi] incapace di sentirsi compreso ed apprezzato da chi lo circonda, assistiamo alla totale identità degli stati d’animo di entrambi. C’era un vuoto che guardava dentro di lui; lo ritroviamo in un luogo dove è incredibilmente vulnerabile, circondato da persone che non conosce, e lo vediamo avvicinarsi all’unico individuo con cui è in grado di rapportarsi in quel momento, uno sconosciuto”.
“La mia opinione” ha continuato “è che il giorno successivo si sia risvegliato in questo luogo bellissimo, e abbia provato questa sensazione di serenità e consapevolezza, e realizzato finalmente chi fosse. E chi è, un pubblicitario”. Hamm ha anche preso in considerazione l’interpretazione meno solare, generata dall‘ambiguità del finale: “C’è un modo completamente diverso di vederla, totalmente cinico, ma per Don credo rappresenti invece una presa di coscienza e una consolazione rispetto all’esistenza incredibilmente irrequieta che ha condotto fino a quel momento”.
Cosa c’è nel futuro di Peggy, Don e gli altri dopo quello spot? La vita per loro continua fuori scena, e l’attore ha concluso: “In molti hanno trovato il finale troppo da commedia romantica, troppo banale. Ma quella non è la fine di niente, non è che il mondo salti per aria appena dopo la fine dello spot, e nessuno suggerisce che Peggy e Stan vivranno felici e contenti per sempre, oppure che l’agenzia di Joan sarà un successo, né che Roger e Marie torneranno da Parigi insieme. Niente è compiuto. [Il creatore della serie] Matthew Weiner a un certo punto ha detto ‘Desidero solo che i miei personaggi siano un po’ più felici rispetto a com’erano all’inizio‘, e io credo sia vero. Ma quelli a cui assistiamo non sono gli ultimi momenti delle vite di nessuno dei protagonisti, Betty inclusa. Non le rimane molto tempo ma, dannazione, certamente lo vivrà come ha deciso”.
Fonte: Collider
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