Inizia oggi il nostro viaggio nel mondo degli spot d’autore, un viaggio che toccherà i nomi più illustri della cinematografia internazionale. Ogni giovedì, con la nostra rubrica, vi guideremo attraverso le pubblicità più famose degli ultimi anni raccontandovi curiosità e aneddoti e facendovi fare anche qualche tuffo nel passato che non mancherà di sorprendervi…
Martin Scorsese, Brian Synger, David Lynch, Frank Miller, Giuseppe Tornatore, e non solo loro, “tutti contro tutti”, questa si che è una bella sfida tutta da vedere.
Già, ma per vederla non serve recarsi in sala, basta starsene comodamente seduti sul divano e non cambiare canale durante le interruzioni pubblicitarie.
Ebbene si, se solo qualche anno fa non potevamo sopportare l’idea che il nostro film preferito fosse interrotto dalla pubblicità, ora rischiamo di attendere quei cinque minuti di “nero”, nella speranza di poter “incappare” nel nuovo spot diretto da Frank Miller per Gucci oppure di vedere Audrey Tautou, diretta da Jean Pierre Jeunet, a bordo dell’Orient Express immersa in un’atmosfera magica e misteriosa per Chanel.
I tempi in cui lo spot (che difficilmente durava più di un minuto), era fine a se stesso sembrano essere ormai lontani. Oggi lo scopo dello spot non è solo presentare un prodotto ma è raccontare una storia, coinvolgere lo spettatore, suscitare in lui ricordi ed emozioni forti; farlo ridere e piangere, insomma fare tutto questo, e anche di più, ma soprattutto farlo meglio della concorrenza. È qui che inizia la “gara” tra le grandi aziende che cominciano a reclutare attori famosi e registi di culto che siano in grado di trasformare uno spot qualsiasi in un vero e proprio cortometraggio.
Quello di produrre uno spot d’autore oggi è diventato un “must” per le grandi aziende che vi ricorrono non solo per presentare il proprio prodotto, ma anche per “celebrare” se stesse, a questo proposito vi ricordiamo lo spot che Barilla ha realizzato per i suoi 150 anni diretto niente meno che da Wim Wenders.
Questa tendenza non è nuova, basta guardare indietro di qualche anno per ritrovare nomi del calibro di Terry Gilliam, Ridley Scott, David Lynch, Woody Allen rispettivamente dietro la macchina da presa per Nike, Apple, Calvin Kline e Coop.
Gli spot d’autore abbracciano varie categorie di prodotti, anche se i vari registi sembrano dare il meglio per grandi case di moda realizzando spot per i loro profumi o il loro abbigliamento: a ben guardare dietro la macchina da presa delle pubblicità di Dior, Chanel, Armani, D&G, Nike e Adidas troviamo sempre qualche nome prestigioso.
Per molti registi lo spot è stato l’esordio, ad esempio, i fratelli Ridley e Tony Scott prima di dirigere per il grande schermo sono stati fondatori di un’agenzia pubblicitaria la RSA che si occupava e si occupa tutt’oggi della produzione di spot televisivi.
Rientrando in patria, anche il “nostrano” Alessandro D’Alatri, prima di essere regista cinematografico, è stato, e lo è ancora, un regista di spot televisivi di grande successo. Vi ricordate il tormentone “Ciribiribì Kodak” che tanto ci ha accompagnato all’inizio degli anni ’90? Ebbene sua è la regia, così come delle varie campagne Tim con protagonista Christian De Sica e di Telecom (allora SIP) con il “condannato a morte” Lopez, che si salvava grazie alla famosa telefonata.
Rimanendo in Italia notiamo che anche i nostri registi non se ne sono rimasti certo con le mani in mano, basta citare “il maestro” Federico Fellini che, negli anni ’80, ha firmato la regia di spot per Barilla e Campari. Prima di lui come non citare il mitico Carosello (di cui recentemente è uscita una raccolta in Dvd), il “contenitore pubblicitario” che dal 1957 al 1977 ha segnato le serate degli italiani, che pian piano scoprivano la televisione. Il Carosello è stato vetrina di alcuni dei nomi più illustri della televisione italiana, all’interno della trasmissione infatti, hanno mosso i primi passi registi di culto quali Sergio Leone, Pupi Avati, Ermanno Olmi e moltissimi altri.
Tornando ai giorni nostri ci troviamo a “scomodare” i nomi di Salvatores e Tornatore (suo il memorabile spot del profumo D&G Sicily con una giovane Monica Bellucci nelle vesti di un’”inconsolabile” vedova), passando per Muccino, Bellocchio e molti altri.
Il fascino della pubblicità, d’altra parte, da sempre ha contagiato anche gli attori, chiamati a prestare i loro volti come testimonial d’eccezione ai prodotti più disparati del mondo… Ma per convincere una star a girare uno spot, spesso ci vuole un nome altrettanto forte dietro la macchina da presa. In molti casi, infatti, i registi che vedrete in questa rubrica hanno diretto interpreti famosi, o che lo sarebbero diventati presto: da Brad Pitt a George Clooney, da Naomi Watts a Monica Bellucci…
Come avrete capito da questa breve introduzione, il mondo degli spot d’autore è un “mare magnum” di nomi che nasconde delle vere e proprie sorprese. Noi abbiamo osato scoperchiare questo vaso di Pandora ed ora, se vorrete seguirci, vi accompagneremo attraverso un viaggio nel mondo degli spot d’autore, del presente e del passato, che vi sorprenderà!
C’è uno spot che avete particolarmente amato e volete rivedere, o magari uno che non avete mai sopportato? Aspettiamo i vostri commenti e le vostre segnalazioni
E ora pubblicità ma, mi raccomando, non cambiate canale!!!
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