Ogni giovedì, con la nostra rubrica Spot d’autore, quando il cinema invade la tv, vi guidiamo attraverso le pubblicità più famose degli ultimi anni raccontandovi curiosità e aneddoti e facendovi fare anche qualche tuffo nel passato che non mancherà di sorprendervi…
Questa settimana il nostro viaggio tra gli spot fa tappa in Australia: australiano, infatti, è il regista, Baz Luhrmann, australiana è la protagonista, Nicole Kidman, e, negli Studios della Fox di Sidney è stato ricostruito il set di quello che, si dice, sia stato uno degli spot più costosi mai realizzati (nessuno ha dichiarato ufficialmente il costo preciso ma si parla di cifre che superano i 10 milioni di dollari australiani).
La casa di moda Chanel per l’occasione ha fatto le cose veramente in grande stile, tanto da riuscire a convincere Nicole Kidman a fare da testimonial. Questa è stata infatti la prima volta che l’attrice è stata protagonista di uno spot, ma non è stata l’ultima, successivamente infatti, la ricordiamo protagonista della campagna Schweppes, di quella del Nintendo DS e di alcuni promo realizzati per Sky Cinema.
Lo spot, che è stato girato in cinque giorni ma ha richiesto molti mesi di pre-produzione, si caratterizza, oltre che per essere stato il primo a vedere come protagonista la bella Nicole, per l’assenza del prodotto che intende pubblicizzare (anche se il marchio, tuttavia, compare praticamente ovunque, come vi illustriamo di seguito). A ben guardare infatti la bottiglia di profumo non viene mostrata, solo alla fine c’è un richiamo al prodotto, il gioiello indossato dalla Kidman infatti richiama il numero 5 (piccola curiosità: il gioiello in questione è composto da ben 687 diamanti).
Lo spot è stato diffuso in due versioni: l’originale (che vi mostriamo di seguito) della durata di 2 minuti e 30 secondi e la versione da 30 secondi.
La campagna è stata seguita dal direttore artistico di Chanel, Jaques Helleu e la produzione è stata realizzata dalla Bazmark di Luhrmann, il quale che ha trasmesso allo spot gli stessi tratti identificativi che lo hanno reso noto al grande pubblico attraverso Moulin Rouge (2001).
Luhrmann crea una New York a misura di Chanel, il cui logo campeggia ovunque: sugli schermi a led di Times Square, sull’Empire, sui tetti, sulle facciate dei grattacieli. La città viene però reinterpretata, come era stato per la Parigi di Moulin Rouge, attraverso una fotografia cupa con elementi scintillanti (il vestito della protagonista, le luci, i diamanti del gioiello) e attraverso il piano dell’ “irreale” o dell’onirico, dove tutto è possibile: un piano fisicamente diverso, rappresentato dai tetti degli edifici, dove è ambientata la seconda parte dello spot, che domina il mondo “vero” dall’alto, e dove si rifugia la protagonista, perché da lì si può vedere senza essere visti.
Durante le riprese dello spot è stato realizzato un video (della durata di circa 30 minuti) che ci mostra il making of, raccontato dai protagonisti e da alcuni membri della produzione, video che noi prontamente vi proponiamo, suddiviso in vari mini filmati.
Titolo: No. 5 the Film
Prodotto: Chanel N.5
Anno: 2005
Regia: Baz Luhrmann
Protagonisti: Nicole Kidman, Rodrigo Santoro
Agenzia: Mediaedge:cia
Musica: Clair de Lune, Claude Debussy (eseguita dalla Sydney Symphony Orchestra diretta da Craig Armstrong)
Versione da 2’ e 30”
Versione televisiva da 30”
Making Of (parte 1): Il direttore artistico di Chanel ci spiega di come è rimasto affascinato dalle atmosfere di Moulin Rouge tanto da volerle riproporre nella campagna pubblicitaria
Making Of (parte 2): Luhrmann ci racconta come è nato lo spot, mostrandoci alcuni bozzetti e alcuni modelli di scena, e ci spiega perché è stata scelta la città di New York e come è stata trasformata.
Making Of (parte 3): Nicole Kidman fa le prove d’abito a distanza. Supervisionata da Karl Lagerfeld, l’attrice prova il vestito di scena e lo mostra a Luhrmann attraverso la webcam, essendo il regista impegnato altrove.
Making Of (parte 4): Divertenti momenti del backstage che vedono protagonista Nicole Kidman e il “bluescreen”. Nel video il regista ci spiega anche il perché della scelta della colonna sonora
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