Spot d’autore: Una telefonata allunga la vita...
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Spot d’autore: Una telefonata allunga la vita…

Massimo Lopez è l'indimenticabile condannato a morte nel fortino della Legione Straniera nella campagna Sip-Telecom diretta da Alessandro D’Alatri

Spot d’autore: Una telefonata allunga la vita…

Massimo Lopez è l'indimenticabile condannato a morte nel fortino della Legione Straniera nella campagna Sip-Telecom diretta da Alessandro D’Alatri

Ogni giovedì, con la nostra rubrica Spot d’autore, quando il cinema invade la tv, vi guidiamo attraverso le pubblicità più famose degli ultimi anni raccontandovi curiosità e aneddoti e facendovi fare anche qualche tuffo nel passato che non mancherà di sorprendervi…

Oggi facciamo un salto indietro di qualche anno, nel 1993, quando la Telecom era ancora Sip e un noto, e accaldato, condannato a morte, interpretato da Massimo Lopez, esprimeva il suo ultimo desiderio davanti a un plotone di esecuzione.

“Una telefonata allunga la vita”, vi ricordate? Questa frase divenne un vero e proprio tormentone durante quegli anni. La campagna, realizzata dall’agenzia di Armando Testa, comprendeva undici spot (nel frattempo la Sip divenne Telecom) diretti da Alessandro D’Alatri (Sul mare, Caso Mai, La Febbre).

Gli spot furono girati come mini film in cinemascope, il primo spot è introduttivo, inizia con un clima di tensione, si alternano primi piani, sguardi severi e preoccupati, la musica intensa e solenne sottolinea l’atmosfera pesante… che improvvisamente si scioglie quando Lopez inizia a parlare al telefono con il suo amico Mario, e anche la musica cambia tono trasformandosi in un’allegra tarantella.

Lopez stesso, in un’intervista “dell’epoca” al Corriere, ammetteva di essersi divertito molto, come tutti gli altri sul set, e di aver accettato di fare lo spot perché usava molto il telefono, e si riconosceva un po’ nel suo personaggio.

Il set dello spot fu ricreato in una cava abbandonata vicino Roma (alle Cave della Magliana), che rendeva molto bene l’atmosfera di un arido deserto.

Lo spot, nel 1993, vinse molti premi tra cui la Targa d’argento della comunicazione, l’Agorà d’oro e il Grand Prix Pubblicità Italiana e il premio per la miglior regia al Festival Internazionale della pubblicità di Cannes.

Alessandro D’Alatri è un regista molto attivo nel campo della pubblicità: il suo curriculum vanta un centinaio di spot. Tra le pubblicità del passato ricordiamo quella che diede origine al tormentone Ciribiribì Kodak, lo spot Barilla Roma (per cui vinse nel 1987 il premio per la miglior regia a Cannes), lo spot della Sisal (in cui la dea bendata aveva il volto di Nancy Brilli) e molti altri. Inoltre, il regista sembra essere molto legato al tema della telefonia: D’Alatri ha infatti diretto diverse campagne “telefoniche” tra cui le ultime della Telecom con protagonisti John Travolta e Michelle Hunziker, Alcuni spot Tim del 2005 (quelli in cui Christian De Sica vestiva i panni del vigile Persichetti).

Il regista, in merito alla sua attività di “pubblicitario”, dichiarò al Corriere: «Sono cresciuto a Roma negli anni in cui la pubblicità usciva da Carosello ed entrava nell’ era delle telecomunicazioni. Anche in pochi secondi mi sento un autore di cinema, mi considero un creativo anche quando dirigo pochi minuti di pubblicità. La prima regola per fare bene questo mestiere è divertirsi senza dimenticare il rapporto che deve esserci tra il prodotto, i fruitori e il tuo essere un autore dietro la cinepresa».

Questo famoso spot della telefonata è stato poi ripreso nel 2007, da Tim: questa volta protagonista è Christian De Sica, diretto sempre da D’Alatri, nei panni del vigile Persichetti (icona di un’altra campagna tormentone). Il vigile si ritrova nello stesso fortino, con lo stesso plotone di fronte all’ultimo desiderio, stavolta però protagonista è il cellulare.

Concludiamo con una piccola curiosità che lega questo spot della telefonata con la campagna Paradiso di Lavazza (ideata sempre da Armando Testa), di cui agli esordi era protagonista Tullio Solenghi (prima del duo Bonolis-Laurenti, che ora sono in compagnia della testimonial Julia Roberts). Nel 2002, per lanciare una nuova campagna Telecom, Lopez si ritrova nuovamente nel fortino con il solito plotone a cui si aggiungono soldati tedeschi che vogliono fucilare il prigioniero. Ma ecco che, dal cielo, arriva Solenghi (il suo collega del trio Marchesini-Solenghi-Lopez, che si trovava in Paradiso con San Pietro per la campagna Lavazza). I due si salutano, si abbracciano e fuggono dal fortino, dando vita a una nuova serie di spot per la regia di Daniele Lucchetti (La scuola, Mio fratello è figlio unico).

Sul sito ufficiale di Alessandro D’Alatri potete vedere gli spot da lui diretti.


Titolo:  Una telefonata allunga la vita

Prodotto:  Sip (poi Telecom Italia)

Anno: 1993

Regia:  Alessandro D’Alatri

Protagonisti: Massimo Lopez

Agenzia: Armando Testa

Ecco i video degli spot:

Il primo spot che introduce alla campagna:

Scende la notte nel fortino:

Anche nella legione straniera si parla di calcio e di cucina

Senza il telefono sarei morto…

La tempesta di sabbia (lo spot che, secondo il regista, è stato il più difficile da realizzare)

La febbre!

Telefonata in arrivo

Alla fine la fucilazione! (nel frattempo è arrivata Telecom)

Questo è il video che vede protagonista De Sica, alias Persichetti, intento a sfuggire alla fucilazione come il suo illustre predecessore.

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