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Squid Game 2, dal vero motivo dei capelli rossi ai legami con l’Italia: la serie invade il Lucca Comics & Games

Il creatore della serie fenomeno sud-coreana e due degli attori protagonisti sono arrivati a Lucca per presentare i nuovi episodi e l'accoglienza è stata esplosiva!

Squid Game 2, dal vero motivo dei capelli rossi ai legami con l’Italia: la serie invade il Lucca Comics & Games

Il creatore della serie fenomeno sud-coreana e due degli attori protagonisti sono arrivati a Lucca per presentare i nuovi episodi e l'accoglienza è stata esplosiva!

squid game a lucca comics and games

Quest’anno il colore del Lucca Comics & Games è senza dubbio il rosso. Non solo del logo di Netflix, ma anche delle tantissime tute da “lavoro” delle spietate guardie di Squid Game, serie fenomeno che dalla Corea del Sud ha conquistato il resto del mondo. Proprio la più grande manifestazione italiana dedicata a film, serie, fumetti, videogiochi e molto altro ha ospitato oggi il creatore Hwang Dong-hyuk e gli attori protagonisti Lee Jung-jae e Wi Ha-Jun. L’occasione? Presentare la seconda stagione in arrivo su Netflix a dicembre.

Non si partirà da zero, come nel 2021, ma dallo straordinario successo che l’ha resa la serie più vista al mondo della piattaforma: «Ogni creatore vuole che la sua opera abbia successo, ma non pensavo che il mondo avrebbe risposto con così tanta passione e amore. A volte mi davo dei pizzicotti chiedendomi se fosse un sogno o la realtà – ha raccontato il creatore – La prima stagione era su un uomo che entra nel mondo di Squid Game, sopravvive e vince. In questa invece ci ritorna con l’esperienza e ricordi della prima volta, ma intenzionato a fermarlo».

Tanti gli elementi di novità, compreso uno che ha catturato l’attenzione sin dal finale della prima stagione: i capelli rossi di Seong Gi-hun, protagonista di Squid Game. Si è parlato a lungo del motivo dietro a questo cambiamento e ora al Lucca Comics and Games è stato svelato l’arcano: «L’ispirazione l’ho presa dal mio manga preferito: Slam Dunk. Simboleggia il fatto che ora il protagonista non è più una persona ordinaria, ha affrontato le crudeltà del mondo nel gioco, vorrebbe tornare ad una vita normale ma non può farlo, quei capelli rappresentato proprio questo». L’attore stesso si era domandato il significato del drastico cambio di look: «Mi è sembrato naturale però, credo che dopo aver passato un’esperienza così traumatico, si sia tinto per provare a vivere una nuova vita e trovare nuovo coraggio».

Tra le curiosità raccontate dal creatore di Squid Game a Lucca, anche il fatto che la seconda stagione conterrà un po’ di Italia: «Ho usato due canzoni italiane – ha detto al pubblico – Una è Nessun dorma di Giacomo Puccini, l’aria più famosa in Corea. La seconda è Con te partirò di Andrea Bocelli, che però penso sia di Pisa…». Un elemento, questo, che legherà Squid Game e Parasite, il film di Bong Joon-ho che nel 2019 ha travolto il mondo e al cui interno era contenuta In ginocchio da te di Gianni Morandi.

A tal proposito, durante la conferenza abbiamo chiesto a Hwang Dong-hyuk come mai, specialmente negli ultimi anni, gli autori coreani si siano concentrati così tanto sul raccontare storie sulla deriva malata del capitalismo e la disparità sociale: «Riguarda la storia coreana – ci ha detto il creatore della serie Netflix – Dopo la guerra degli anno ’50, abbiamo avuto quattro decenni per crescere e diventare una delle migliori economie al mondo. Siamo diventati ricchi, ma nel processo qualcosa si è perso: la società capitalistica da noi è più vulnerabile e molte persone sono state ignorate, messe da parte. Ora sono diventate un problema esposto al mondo. Molti creatori, come il recente premio Nobel per la Letteratura Han Kang, hanno preso questo dolore e queste contraddizioni e le hanno messe nel loro lavoro creativo. Siamo anche in un’era in cui le piattaforme danno possibilità ai creatori di arrivare nel mondo».

Squid Game, hanno aggiunto, vuole mostrare come la società capitalista e il sistema competitivo abbia creato divari nella ricchezza: «Non voglio dare una risposta, ma spero che possa far riflettere e chiedere in che tipo di mondo futuro vogliamo vivere e come possiamo fermare tutto questo» ha detto Hwang Dong-hyuk. Al Lucca Comics è stato anche chiesto se il recente reality show di Netflix non rappresenti un paradosso, in questo senso, ma secondo l’autore della serie non è così: «Vedere veri partecipanti reali giocare a quei giochi è stato difficile e surreale. Mi hanno chiesto se diluisce il messaggio e non penso lo faccia: non ho creato la serie per fare propaganda, parla di temi che criticano il capitalismo ma è pur sempre un prodotto del capitalismo. Penso che sia naturale che Netflix, che ci ha investito, prenda la sua IP e ne faccia altro. Non penso diluisca il messaggio, penso anzi che lo esponga». 

Dopo questa epica giornata al Lucca Comics & Games, con tanto di saluto di creatore e attori in Piazza San Michele, la serie si prepara ora a uscire in streaming con la seconda stagione a partire dal 26 dicembre 2024. Siete pronti a giocare di nuovo?

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Foto: Netflix

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