La seconda stagione di Squid Game ci ha presentato una nuova serie di concorrenti alcuni dei quali hanno inevitabilmente catturato l’attenzione dei fan, vuoi per il loro carisma, la loro deprecabilità, o la loro peculiare storia personale. Tuttavia un particolare e insospettabile elemento avrebbe confermato chi tra loro può essere definito come un “vero psicopatico“.

Se i concorrenti nel corso del gioco sono costretti a macchiarsi di atti poco edificanti e anche apertamente violenti, alcuni di essi come il rapper Thanos o la sciamana Seon-nyeo si pongono subito come le new entry i più insopportabili. Ma l’evoluzione presa da Nam-gyu, giocatore 124, fa decisamente accapponare la pelle.

Thanos ha ricevuto un sacco di critiche da parte dei fan per la sua mancanza di morale e la propensione alla violenza, ed è grazie a questo se il comportamento psicotico di Nam-gyu è passato in secondo piano finendo apparentemente relegato a personaggio secondario. Se Thanos si è affermato come la testa pensante tra i due, Nam-gyu è sembrato godere della violenza in maniera molto più evidente riuscendo inoltre a ritrovarsi – a differenza del compagno – ancora vivo alla fine della seconda stagione.

Nel corso degli episodi apprendiamo che Nam-gyu si è pesantemente indebitato per aver investito in una criptovaluta arrivando a perdere fino a 300 milioni di won. Tuttavia molti fan hanno sottolineato come Nam-gyu non avesse bisogno di rimanere in gara così a lungo per saldare il suo debito.

Dopo la partita di Mingle vista nel quarto episodio, Nam-gyu avrebbe potuto andarsene con ben 356 milioni, tuttavia non ha esitato a continuare la mortale competizione mettendo in pericolo anche se stesso. Una scelta che sembra non spiegarsi con la sola avidità, ma che sembra celare una sottointesa sete di sangue e violenza.

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Foto: MovieStillsDB

Fonte: TheTab