L’attesissima seconda stagione di Squid Game ha rinnovato le sfide che i partecipanti sono costretti ad affrontare inserendo uno dei giochi tradizionali più celebri di tutta la penisola coreana, ovvero il Gonggi, il gioco visto nel quarto dei nuovi episodi approdati da poche ore su Netflix.
Naturalmente anche il Gonggi, al pari dei giochi che l’hanno preceduto si tramuta rapidamente in una sfida mortale, dimostrandosi tuttavia una delle competizioni più difficili sul piano manuale mai visti in Squid Game. Sebbene la meccanica del gioco rimanga sostanzialmente invariata, esso prevede cinque differenti livelli di difficoltà crescente con il giocatore che sarà costretto a ricominciare da capo qualora commetta un errore.
Insomma il Gonggi è senza dubbio uno degli ostacoli più temuti dai concorrenti di questa nuova edizione degli Squid Game. Sebbene la sua origine non sia stata ancora chiaramente identificata, il gioco sembra far parte della cultura coreana da diversi secoli. Una descrizione del gioco presento nel Ojuyeonmunjangjeonsango, un libro scritto durante il regno del re Heonjong durato dal 1834 al 1849, descrive il Gonggi come uno dei giochi più amati dai bambini i quali lo giocavano raccogliendo pietre il più tonde possibile.
Tale fattore dimostra come il Gonggi sia più vecchio di quanto possiamo immaginare, tuttavia nella serie viene indicato come un “gioco da donne“. Ma perché è considerato tale? Sebbene non vi sia una risposta univoca, la risposta sembra risiedere nei valori della famiglia delle dottrine confuciane cinesi che si sono imposte nella società coreana durante il regno dinastico Joseon iniziato nel XIV secolo.
Questi supportano i ruoli tradizionali con gli uomini incaricati di compiere lavori pesanti con le donne che invece dovrebbero ricoprire ruoli considerati tipicamente femminili come mogli, madri e governanti della casa. Incoraggiate a occuparsi del focolare domestico e a non prendere parte ad attività fisicamente probanti e riservati agli uomini, le donne coreane avrebbero trovato divertimento in alcuni giochi di destrezza e manualità messi in atto con l’uso di semplici sassi reperibili nei rispettivi cortili.
Insomma, il Gonggi visto in Squid Game potrebbe nascondere un’origine legata alla concezione della donna perpetrata nel corso dei secoli nella società tradizionale coreana. Un’origine simile dovrebbe inoltre essere alla base del gioco noto come Neolttwigi – anch’esso considerato tipicamente femminile – il quale prevede che due donne si pongano alle estremità di una tavola posta su una leva per poi saltare e spingere in aria l’altra persona. Secondo la tradizione, tale gioco sarebbe stato inventato allo scopo di poter gettare lo sguardo oltre le mura delle rispettive case, dal momento che nella Corea tradizionale alle donne era raramente permesso di uscire dai loro alloggi.
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Fonte: ScreenRant
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