Squid Game, i giochi esistono davvero? Questo inquietante trend in Cina sta preoccupando le autorità
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Squid Game, i giochi esistono davvero? Questo inquietante trend in Cina sta preoccupando le autorità

Questa pericolosa organizzazione cinese ha preso un po' troppo spunto dalla serie Netflix

Squid Game, i giochi esistono davvero? Questo inquietante trend in Cina sta preoccupando le autorità

Questa pericolosa organizzazione cinese ha preso un po' troppo spunto dalla serie Netflix

Squid Game stagione 2

È arrivata oggi su Netflix l’attesissima seconda stagione di Squid Game, la serie Tv coreana con protagonista Lee Jung-jae nel ruolo di Seong Gi-hun. Ormai lo sanno persino i muri: nel popolare k-drama, una serie di concorrenti si sfidano in competizioni che ricalcano i giochi tradizionali dei bambini coreani, con un macabro twist: chi perde viene immediatamente ucciso.

Sembrerebbe fantascienza, e invece uno degli aspetti più affascinanti dello show di Hwang Dong-hyuk è proprio l’estrema credibilità della vicenda narrata. Come spiegato dall’anziano Oh Il-nam nella prima stagione, i giochi mortali sono una testimonianza di cosa sarebbe capace di fare una persona in stato di estrema povertà e disperazione.

Proprio quello che sta accadendo in Cina in questi giorni, dove un’organizzazione pericolosamente simile a quella di Squid Game ha messo in allarme le autorità governative. Pare, infatti, che nel Paese si sia diffuso un nuovo trend, quello delle “sfide d’isolamento”, tramite le quali gruppi di truffatori convincono degli individui in situazione di povertà o forte debito a partecipare a delle competizioni, con la promessa di poter ottenere una grande somma di denaro.

Per fortuna, a differenza della serie Tv coreana, in questo caso non c’è in ballo la vita. Ai partecipanti, tuttavia, viene richiesto di sottoporsi a delle prove di disciplina con regole che poco hanno da invidiare a quelle di Squid Game. Uomini e donne pagano centinaia di dollari per restare chiusi per giorni in una stanza, con regole a dir poco assurde, come non usare i servizi igienici per più di 15 minuti o non guardare l’orologio per più di due volte al giorno. A controllarli 24 ore su 24 ci sono delle telecamere di sorveglianza, e il premio in palio può arrivare a 1 milione di yuan.

A ottobre, è diventata celebre la storia di Sun, un giocatore che ha cercato di sopravvivere in totale isolamento, chiuso in una stanza per trenta giorni. Il terzo giorno, Sun è stato eliminato per essersi coperto il viso con un cuscino, violando la regola di “non oscurarsi la faccia”. Successivamente, il tribunale della provincia di Shandong ha riconosciuto l’organizzazione come fraudolenta, deliberando che a Sun fossero restituiti i 700 dollari con i quali aveva pagato l’iscrizione al gioco. 

La crescente popolarità del trend, che trova terreno fertile su TikTok, social network utilizzato dalle organizzazioni per adescare le vittime, ha messo in allarme le autorità cinesi. Questa settimana, il National Financial Regulatory Administration ha messo in guardia i cittadini contro le truffe, intimando di non fidarsi di chi promette grosse somme di denaro o degli intermediari che affermano di poter estinguere i debiti. Si attende anche una risposta da parte del Cyberspace Administration of China, l’ufficio che si occupa della rete Internet, che potrebbe mettere una stretta su questo tipo di pubblicità e contenuti.

Una vicenda che sicuramente dà tutto un altro sapore alla seconda stagione di Squid Game appena approdata su Netflix…

Fonte: Reuters

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