Ci siamo quasi: i giochi stanno per ripartire! È il momento perfetto per riguardare su Netflix la prima stagione di Squid Game e prepararsi alla nuova avventura del protagonista Seong Gi-hun, che ora è intenzionato a fermare la misteriosa organizzazione una volta per tutte.
La competizione nella serie coreana dei record si apre con un gioco che è diventato quasi un tormentone: Un, due, tre… stella!, anche detto Red Light, Green Light. La sequenza rende chiare fin da subito le vere atmosfere di Squid Game: in uno scenario colorato e tranquillo che rievoca l’infanzia, si erge l’inquietante figura di una bambola colossale, che con la sua voce robotica fa un sinistro conto alla rovescia. C’è solo un piccolo problema: chi si muove fuori dal tempo massimo, viene immediatamente fucilato.
Sia l’aspetto della bambola, con le sue codine e il grembiule arancione, che la sua cantilena in coreano sono tra i simboli più riconoscibili della lore di Squid Game. Ma vi siete mai chiesti cosa dica veramente in lingua originale?
Innanzitutto, bisogna precisare che la bambola in realtà ha un nome: Young-hee. Nella serie non viene mai nominato, ma è stato rivelato da Jung Ho-yeon, l’attrice che interpreta Kang Sae-byeok, la giocatrice numero 067. Young-hee è basata sul personaggio di una bambina che compariva nei sussidiari degli studenti delle scuole elementari, nella Corea del Sud degli anni Settanta e Ottanta. In questi libri vi erano due bambini chiamati appunto Young-hee e Chul-soo, e la bimba aveva un aspetto simile alla bambola di Squid Game, con la divisa scolastica e le codine. Il riferimento a questo personaggio è un trucco per “ingannare” lo spettatore: l’intenzione, infatti, era quella di richiamare alla memoria l’infanzia e un’immagine calorosa e familiare, che però in seguito si rivela mortalmente pericolosa.
La sua cantilena, invece, non è una traduzione diretta del nostro «Un, due, tre… stella!». Young-hee infatti dice «무궁화꽃이 피았습니다 », “Mugunghwa-kkochi pieot-seumnida”, che si potrebbe tradurre con «Il fiore di Mugungha… è sbocciato!». Questo è un riferimento all’ibisco cinese (Hibiscus syriacus), il fiore nazionale della Corea del Sud, dov’è conosciuto con il nome di mugunghwa (무궁화). Questa parola deriva da “eternità”, e il simbolo del fiore rappresenta la forza, la resistenza e l’immortalità. Una crudele ironia, visto il destino dei personaggi di Squid Game…
Che ne pensate? Ma soprattutto, sperate di rivedere la bambola Young-hee nella seconda stagione della serie?
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