Proprio oggi, Netflix ha presentato il nuovo trailer ufficiale di Squid Game 2, la seconda stagione del k-drama che ha conquistato tutto il mondo, battendo anche diversi record. Dopo l’incredibile e inaspettato successo della prima, c’è molta curiosità per cosa accadrà al giocatore 456 Seong Gi-hun, che è determinato a porre fine ai giochi una volta per tutte.
Secondo una teoria, l’impresa di Gi-hun questa volta sarà proprio titanica: non soltanto cercherà di smantellare dalle fondamenta l’organizzazione, ma la colpirà anche a livello internazionale. Ci sono, infatti, diversi indizi che sembrano suggerire che lo Squid Game non si tenga soltanto in Corea del Sud, ma anche in altri Paesi del mondo.
Nella prima stagione, tutti gli eventi accadono poco distanti da Seoul e la maggior parte dei personaggi, compresi i concorrenti del gioco, sono coreani. L’unica eccezione è Ali Abdul, ragazzo pakistano che risiede in Corea con la moglie e il figlio. Anche quando il poliziotto Jun-ho riesce a mettere gli occhi sull’archivio storico dell’organizzazione, si scopre che tutte le edizioni dello Squid Game sembrano essersi svolte esclusivamente in Corea.
Tuttavia, c’è una prova che non sia così. Nel finale, quando i VIP ospiti del Front Man si riuniscono per guardare lo svolgimento degli ultimi giochi, uno di loro menziona il fatto che «i giochi coreani» in quell’anno siano particolarmente spettacolari, affermazione che implica che esistano giochi “non coreani”, e quindi organizzati in altre parti del mondo. Sembra proprio, quindi, che i membri di questa ricca élite viaggino di Paese in Paese al solo scopo di guardar morire chi è meno fortunato di loro.
A confermare la possibilità che Squid Game diventi internazionale c’è anche un’intervista del 2022 del regista Hwang Dong-hyuk, in cui ha espresso la sua precisa intenzione di mostrare i giochi di altre parti del mondo, ispirandosi a culture e tradizioni diverse da quella coreana. «Ho inserito nella sceneggiatura un indizio del fatto che lo Squid Game si svolga anche in altre parti del mondo – ha affermato -. Come potete ascoltare, nella scena con i VIP viene detto che i giochi coreani sono eccezionali, e questo significa che ci sono anche altri giochi. È un aspetto intenzionale: ho pensato che, se la serie Tv fosse andata bene, avrei potuto espandere l’universo in modo da mostrare le altre versioni dello Squid Game».
È lecito quindi aspettarsi la versione italiana dei giochi? Ovviamente sarà tutto da vedere, ma la possibilità c’è, anche perché Hwang ha mostrato già un occhio di riguardo verso il nostro Paese. Infatti, come confermato durante il recente incontro a Lucca Comics & Games, in Squid Game 2 ci saranno ben due canzoni italiane, Con te partirò di Andrea Bocelli e Nessun dorma di Puccini. Chissà quindi se possiamo aspettarci anche uno Squid Game all’italiana…
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