Come si apprende dal romanzo, la cui uscita è prevista per il prossimo 17 marzo, lo spirito di Palpatine ucciso da Darth Vader all’interno di Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi, si è riversato in un clone del temibile villain. Una soluzione che in molti hanno trovato comunque piuttosto grossolana e che continua a non accontentare il fandom di Guerre stellari, a giudicare dalle primissime reazioni.
Il romanzo, firmato dallo scrittore Rae Carson, molto probabilmente provvederà a colmare anche altri aspetti della trama del lungometraggio di J.J. Abrams avvolti nel mistero. Il volume non è ancora in commercio, ma la Lucasfilm Publishing ha deciso di vendere delle copie in anteprima al C2E2 di questo fine settimana, evento di cultura pop tenutosi a Chicago, e i passaggi decisivi del libro hanno fatto la loro apparizione online.
La tecnologia, che permette la sua clonazione, nel film è appena visibile, mentre nel romanzo viene proposta al lettore in maniera più precisa. Nel momento in cui Kylo Ren arriva su Exegol e incontra Palpatine, infatti, provvede a scrutare i macchinari ai quali Palpatine è collegato e gli vengono in mente immediatamente le sue conoscenze sulle Guerre dei Cloni, che aveva studiato da ragazzo. Le fiale lì presenti sono tutte vuote tranne una, perché quel liquido serve a “sorreggere la carne putrida dell’imperatore”. La decomposizione del corpo del clone deriva dalla potenza dello spirito di Sith di Palpatine, troppo forte per il corpo che lo sta accogliendo: un guscio imperfetto destinato ad avere vita breve.
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Fonte: ScreenRant
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