Daisy Ridley, interprete di Rey nella trilogia sequel composta da Star Wars: Il risveglio della Forza (2015), Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017) e Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2021) torna a parlare degli effetti della improvvisa e deflagrante notorietà ottenuta a soli 23 anni grazie alla saga. «Devi comprendere l’entità del fenomeno – aveva già detto all’attrice J.J. Abrahams -. Non si tratta semplicemente di una parte in un film. Per alcune persone è una religione. Cambia le cose a un livello inconcepibile».
Nel corso di questa recente intervista Daisy Ridley ha però rivelato di aver anche subito pesanti conseguenze mediche legate allo stress. L’attrice aveva già parlato apertamente alla stampa della sua esperienza con l’endometriosi, la sindrome dell’ovaio policistico e i conseguenti problemi a livello cutaneo causati da questi disturbi, ottenendo la solidarietà e il plauso di moltissime donne. Ma ora, l’interprete di Rey ha rivelato anche di aver iniziato a soffrire di ulcere gastriche durante la produzione de Il risveglio della Forza.
«Mentre ero nel mezzo di quella follia pensavo: “Sto bene. La sto gestendo bene”. E stavo effettivamente bene, la maggior parte del tempo. Ma forse mi stavo semplicemente aggrappando all’idea che quella fosse la mia nuova idea di normalità, mentre per le persone non c’è nulla di normale» racconta l’attrice, la quale ha rivelato anche di aver pensato di aver rovinato irrimediabilmente la saga dopo essersi rivista per la prima volta.
Nonostante il forte stress causato dalla celebrità improvvisa, dagli hater e le polemiche infuocate riservate dai fan alla trilogia prequel, sappiamo comunque che Daisy Ridley è pronta a tornare ancora nei panni di Rey in un nuovo film, diretto dalla regista Sharmeen Obaid-Chinoy. Il nuovo capitolo potrebbe chiamarsi Star Wars: A New Beginning oppure Star Wars: New Jedi Order e sappiamo che seguirà la nipote di Palpatine 15 anni dopo L’ascesa di Skywalker, nel corso della sua missione per ricostruire l’Ordine Jedi.
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Fonte: Inverse
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