Durante il tour promozionale di Star Wars: Gli ultimi Jedi (qui la nostra recensione), Mark Hamill ha sempre avuto un atteggiamento un po’ ambiguo nei confronti del film, affermando prima di essere rimasto scontento della storyline di Luke Skywalker, e facendo poi successivamente dietrofront sostenendo che il cambiamento nel suo personaggio fosse necessario per la riuscita della storia.
Ora che il blockbuster è ormai lontano dai riflettori, l’attore è tornato a parlare della sua esperienza in maniera più elaborata, ribadendo però ancora una volta un senso di delusione. Qui le sue parole: «C’è un’enorme distanza temporale tra Il ritorno dello Jedi e Il risveglio della Forza, ho dovuto veramente contemplarla. Mi sono detto, “Hey, come ho fatto a trasformarmi da quel personaggio positivo e ottimista a questo tizio irascibile e sull’orlo del suicidio che vuole cacciare la gente dalla sua isola?” È stato un cambiamento radicale, ma penso che talvolta essere spinti fuori dalla tua zona di sicurezza sia una buona cosa. Anche se una parte di me ha detto a Rian, “Ma sai, un Jedi non si arrenderebbe mai”. Il mio concept del personaggio è che se anche avessi scelto il nuovo Hitler pensando che sarebbe stata la nuova Speranza, sì, mi sentirei terribile, ma non mi sarei segregato su un’isola voltando le spalle alla Forza».
Insomma, a distanza di mesi dall’uscita del film, Hamill non riesce proprio ad accettare il fatto che il suo personaggio abbia perso tutta la luce che emanava nei film originali, riducendosi ad essere un vecchio eremita confinato nel nulla. E d’altronde, molti fan la pensano esattamente come lui: voi, invece, da che parte state?
Fonte: CBM
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