Kathleen Kennedy, la storica presidente di Lucasfilm scelta personalmente dal creatore di Star Wars, George Lucas, potrebbe lasciare l’azienda entro la fine del 2025.

È quanto emerso nelle ultime ore da un report di Puck, secondo il quale la leggendaria produttrice, una delle donne più influenti di Hollywood, avrebbe già comunicato a Disney, agli investitori e alla propria famiglia l’intenzione di non rinnovare il suo contratto dopo la scadenza prevista per fine anno, e quindi di andare ufficialmente in pensione. C’è da precisare che la notizia è da prendere con le pinze: infatti, secondo Variety, che ha avuto modo di parlare con una fonte vicina alla produttrice, si tratterebbe soltanto di «pura speculazione» e nulla sarebbe stato ancora deciso da parte dell’azienda.

Kennedy, che quest’anno compirà 72 anni, ricopre il ruolo di presidente di Lucasfilm fin dall’acquisizione da parte di Disney, avvenuta nel 2012. Sotto la sua egida, si è svolto il rilancio del brand di Star Wars, con l’enorme successo di Il risveglio della forza (2015), l’acclamato spin-off Rogue One e le prime serie televisive per Disney+, come The Mandalorian, Ahsoka e Andor. La sua presidenza, tuttavia, è stata segnata da alti e bassi: i successivi episodi della trilogia incentrata sulla Rey di Daisy Ridley non sono riusciti a bissare i risultati del primo film, e non sono mancati anche gli scivoloni, come Solo: A Star Wars Story.

Negli ultimi anni, lo studio è sembrato in difficoltà nel trovare la modalità giusta per il ritorno di Star Wars sul grande schermo. Dei moltissimi tentativi, affidati anche a grandi nomi di Hollywood come James Mangold, Taika Waititi, Patty Jenkins e Rian Johnson, nessuno è riuscito a vedere la luce. Attualmente, l’unico appuntamento cinematografico certo è quello con The Mandalorian & Grogu, che nel 2026 porterà in sala le avventure del personaggio televisivo interpretato da Pedro Pascal. Sono in lavorazione anche (ma la loro effettiva riuscita sarà tutta da vedere) un nuovo film incentrato su Rey e una nuova trilogia scritta da Simon Kinberg.

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