Mad Max: Fury Road è senza ombra di dubbio uno dei film più amati degli ultimi anni, e tra i suoi fan, sappiate che figura anche l’insospettabile Steven Soderbergh, che ha avuto modo di vedere l’opera più volte cogliendone la grande complessità tecnica.
Ha dichiarato il regista premio Oscar durante un’intervista con Hollywood Reporter: «Ho appena rivisto Mad Max: Fury Road la settimana scorsa, e posso dirti che io non riuscirei a girare 30 secondi di quel film. Mi metterei una pistola in bocca. Non capisco come ci sia riuscito [George Miller], davvero non lo capisco, e il mio lavoro è cercare di capirlo. Non capisco due cose: come mai non siano ancora immersi nelle riprese, e come abbiano fatto centinaia di persone a non morire durante la lavorazione».
«Pensavo quasi che fosse possibile, fino a quando non è arrivata la scena coi tizi attaccati alle aste, e allora mi sono arreso. Stiamo parlando della capacità in tre dimensioni di spezzare una sequenza in una serie di inquadrature in cui sai sempre dove ti trovi geograficamente nonostante la velocità con cui stai tagliando. E ognuna è una vera inquadratura in cui tutte le cose devono andare per il verso giusto. Io continuerò a provarci. Non nel senso che mi candido a dirigere il prossimo film di Mad Max, ma nel senso che quando avrò delle sequenze che richiedono un certo livello di messa in scena, proverò a guardare le persone che lo fanno veramente bene tentando di entrare nella loro mente per ragionare come loro».
E d’altronde, come dar torto a Steven? Ha concluso il nostro: «E riguardo George Miller, non è solo questo. Lui fa tutto molto bene. Le sceneggiature sono grandiose, le performance sono grandiose, le idee sono grandiose. Lui è eccezionale».
Qui la nostra recensione di Mad Max: Fury Road.
Fonte: THR
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