I fan di Stranger Things sono di nuovo in attesa: dopo gli anni trascorsi in attesa della quarta stagione, ora è di nuovo incerta la data di uscita della quinta e teoricamente ultima carrellata di episodi. A complicare le cose ci sono gli scioperi di sceneggiatori e attori, ma a quanto pare una cosa è già certa: non finirà come il Trono di Spade.
Il parallelismo non è causale ma fa riferimento ad una precisa richiesta avanzata da Millie Bobby Brown. L’attrice e interprete di Eleven, durante un’intervista, ha affrontato il tema dell’uccisione dei personaggi nello show sostenendo che Stranger Things avesse bisogno di «essere come il Trono di Spade, dobbiamo avere quella mentalità». Una prospettiva che tuttavia non è piaciuta ai creatori dello show.
I fratelli Duffer hanno infatti risposto a questo suggerimento durante una chiacchierata al podcast Happy Sad Confused. Quando gli è stato chiesto se ci fossero reali possibilità di andare incontro alla richiesta di Millie Bobby Brown, hanno risposto senza mezzi termini: «Credeteci, abbiamo esplorato ogni possibilità, ogni opzione nelle fasi di scrittura. Ma non siamo il Trono di Spade. Questa è Hawkins, non Westeros».
La morte di chiunque, in Stranger Things, per loro ha un significato preciso e soprattutto un grosso peso emotivo nei giovani protagonisti. Motivo per cui serve loro parecchio tempo per superare la scomparsa dei personaggi: «Questo sono io che mi difendo dalle accuse di Millie Bobby Brown che sono un animo sensibile e spiego che c’è una logica dietro che non ha nulla a che vedere con la sensibilità. Quindi ecco a te, Millie» ha aggiunto Matt Duffer.
Cosa ne pensate? Stranger Things dovrebbe davvero forzare la mano e uccidere gran parte del cast nella sua quinta stagione? Diteci la vostra nei commenti.
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Foto: Netflix
Fonte: The Wrap – Happy Sad Confused