Stranger Things, la connessione nascosta con un celebre horror che (forse) non avete notato
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Stranger Things, la connessione nascosta con un celebre horror che (forse) non avete notato

Oltre agli evidenti omaggi a cinema e serie anni '80, lo show Netflix deve molto ad un famoso racconto già adattato (male) per il cinema

Stranger Things, la connessione nascosta con un celebre horror che (forse) non avete notato

Oltre agli evidenti omaggi a cinema e serie anni '80, lo show Netflix deve molto ad un famoso racconto già adattato (male) per il cinema

millie bobby brown in stranger things

Che Stranger Things sia una serie estremamente derivativa, che rende continuamente omaggio a film e serie degli anni ’70 e ’80, non lo scopriamo di certo oggi. Anzi, da molti anni è lo show campione della nostalgia, che rielabora famosi stilemi, adattandoli alla serialità di oggi. Tra i mille riferimenti che è possibile trovare al suo interno, però, c’è n’è uno più sottile che solo i veri fan della letteratura horror di quegli anno possono aver scovato.

Stranger Things deve molto infatti a lavori come Carrie, IT e Stand by Me, tutte grandi opere di Stephen King. Ma è soprattutto ad un altro dei suoi romanzi che è legata la serie dei fratelli Duffer: Firestarter. Il titolo è tornato recentemente in auge grazie al film del 2022 diretto da Keith Thomas e con protagonista Zac Efron, ma, così come l’originale adattamento del 1984, è stato bocciato sia dalla critica che dai fan. Ciò nonostante, per i creatori di Stranger Things è stato fondamentale.

I due hanno raccontato infatti che all’inizio del percorso produttivo della serie, quando ancora non era stato deciso il titolo ufficiale, avevano scelto di presentarsi agli incontri con una finta copertina il cui modello era preso proprio da quella di Firestarter. «Quando stavamo cercando di vendere la serie – ha detto Matt Duffer in un’intervista -, abbiamo realizzato un finto libro tascabile di Stephen King dello show. Abbiamo usato la cover dii Firestarter e ci abbiamo provato sopra i nostri titoli, con l’immagine di una bici rotta».

Addirittura, per le prove del titolo hanno usato lo stesso font del libro, ed è forse questo il collegamento più diretto tra Stranger Things e Firestarter – forse ancor più dei legami tra Eleven e la protagonista bambina del romanzo. Non è tutto: il titolo stesso si basa su un altro racconto di Stephen King, ovvero Needful Things: «Ci sembrava che potesse sembrare come un libro di Stephen King degli anni ’80. Ma ci sono state molte discussioni a riguardo. Qualcuno ci ha mandato una lista di titoli alternativi e spero che non finisca mai in rete perché è imbarazzante».

Conoscevate questo retroscena sulla serie Netflix in attesa di tornare protagonista con la sua quinta e ultima stagione? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

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